Tra la metà degli anni Settanta e i primissimi anni Ottanta, il Regno Unito viene attraversato da un fermento che, raccogliendo il ribellismo della gioventù afrodiscendente nata o cresciuta nei ghetti della regina, riusciva a rinnovare il patrimonio culturale e musicale caraibico sollecitando la necessità di nuove mobilitazioni politiche. Nasce così la controcultura Black British: un fenomeno di rara potenza di cui Dread Inna Inglan rappresenta uno dei pochi tentavi di rigorosa ricostruzione storica. Prendendo le mosse dalle origini del potere nero in Gran Bretagna, Fantazzini dà voce alle prime generazioni – raccontate dal calypso – per spingersi nel cuore del mondo Black British, dove a pulsare sono le sonorità reggae e in cui, a concretizzarsi in pratiche di resistenza antirazzista mentre il conflitto tra comunità nera e istituzioni tocca il suo apice, sono i sound system e la dub poetry. Parole, quelle che finiscono nell’arsenale Black British, in grado di «volare come una farfalla e pungere come un’ape». Colonna sonora destinata a travalicare i confini della sua genesi per imporsi ovunque come inno di liberazione collettiva. Introduzione di Flavio Frezza.