In diverse parti del mondo, a partire dalla metà del novecento alcune artiste donne – cantanti, musiciste, ricercatrici, studiose – si sono rese protagoniste del recupero della tradizione culturale e musicale del loro territorio che, come una staffetta tra generazioni di donne, è arrivata fino ai giorni nostri. Donne che si sono recate nelle campagne, nelle periferie urbanizzate, sulle montagne, alla ricerca di chi aveva memoria, gli anziani, e che hanno registrato, preso nota, archiviato. Testi, musiche, storie, canti che altrimenti sarebbero andati persi. In Italia tra le altre, intraprendono questo viaggio musicale: Caterina Bueno, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Giovanna Daffini, Maria Monti, Giovanna Marini. Fino ad arrivare a Teresa De Sio, Ginevra Di Marco e Elsa Martin. Per le strade dell’America Latina troviamo Violeta Parra e Mercedes Sosa. Dall’Inghilterra arriva Shirley Collins, mentre negli Stati Uniti incontriamo Judy Collins e Joan Beaz. Amália Rodrigues ci conduce in Portogallo sulle note del fado mentre Miriam Makeba fa conoscere al mondo i canti tradizionali del Sudafrica. Con loro la tradizione si rinnova: Oum Kalthoum in Egitto canta le parole dei poeti moderni. In Grecia la canzone diventa strumento per parlare al popolo, con la voce di Maria Farantouri e la musica di Mikis Theodorakis. In Francia Juliette Gréco incarna la nascente canzone d’autore. Questo libro presenta e racconta quarantasei cantautrici e interpreti, lungo un viaggio per quattordici nazioni tra Nordamerica, Sudamerica, Africa, Medio Oriente, Europa. Le illustrazioni che accompagnano il testo, fanno di questo lavoro una guida all’universo femminile musicale del folk mondiale.