L’ultima volta che abbiamo controllato Billy Childish, aveva sfornato cinque album in circa un anno con il suo combo the William Loveday Intention, dove ha abbracciato alcune delle tecniche strumentali più raffinate della sua carriera (2020’s People Think They Know Me But They Don’t Know Me) e ha assecondato la sua precedentemente non documentata passione per Bob Dylan (2020’s The New and Improved Bob Dylan, Will There Ever Be A Day That You’re Hung Like A Thief, The Bearded Lady Also Sells The Candy Floss e 2021’s Blud Under the Bridge). Dato il titolo molto tradizional-folk di 2021 Where The Wild Purple Iris Grows e il fatto che includa una cover di “The Ballad of Hollis Brown” di Dylan, si è perdonati per essersi chiesti se la sua ossessione per Zimmerman lo abbia portato a trasformare la sua band solitamente rockeggiante CTMF in una sorta di progetto folk rock. Questi timori sono infondati: mentre Where The Wild Purple Iris Grows è un po’ più sofisticato dei giorni di gloria di Thee Headcoats o Thee Mighty Caesars, questo è ancora Childish and Company in modalità garage punk, con batteria che crolla, basso rimbombante, chitarra nuda con assoli a filo di rasoio, e la voce fervente e non omologata di Childish. Persino la cover di Dylan è trasformata in un lavoro blues da garage Yardbirds trasformato in primitivo con un lavoro ferale di armonica e un ritmo alla Bo Diddley che lo alimenta come una locomotiva, e il suo strappo in “The Train Kept a Rollin'” alza il tetto in modo simile. Il testo di Where The Wild Purple Iris Grows indulge in un immaginario che avrebbe potuto essere il fondamento di una canzone folk, ma si rivela essere uno dei numeri più overdriven dell’album, fuzz grezzo con un po’ di psichedelia come inseguitore. E c’è un’insistenza bluesy in “She Was Wearing Tangerine” e “You Say That You Love Me” che taglia in profondità e mostra che più di quattro decenni in una carriera discografica che è abbastanza prolifica da far sembrare Robert Pollard un piker, Billy Childish è ancora pieno di fuoco e suona rock & roll come se la sua vita dipendesse da questo. Forse non è così, ma ascoltate Where The Wild Purple Iris Grows e provate a convincervi che questa musica non è la sua linfa vitale. Non sarà facile.
Registrato durante le sessioni per Sex, Death & the Infinite Void del 2020, American Noir vede i Creeper continuare a sondare sia le regioni più oscure che quelle più adatte a Broadway dell'universo cinematografico goth-punk. Iniziando con "Midnite Militia", uno dei tre pezzi interstiziali che servono come richiami al suo predecessore, l'EP di otto canzoni è pieno di energia sessuale vampirica e fantasia distopica. I protagonisti di Creeper sono sempre […]