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Ace of Base si è lanciato nella celebrità pop alla velocità della luce. Con il loro primo album, hanno battuto il record mondiale di debutto più venduto di tutti i tempi. Provenienti dalla Svezia , il gruppo ha affrontato molti paragoni con il loro quartetto omologo degli anni ’70, gli ABBA, nel corso della loro carriera. Il tastierista Ulf ” Buddha ” Ekberg ha descritto il loro sound a Glenn Kenny su Rolling Stone come ” musica pop mondiale con un gusto svedese”. Armati di quello stile, Ace of Base ha conquistato le onde radio di tutto il mondo con successi come ” All That She Wants ” , ” Don’t Turn Around ” e “Bella vita. “
I membri di Ace of Base includevano tre fratelli – la cantante Jenny Berggren, la cantante Linn Berggren e il tastierista Jonas ” Joker ” Berggren – insieme al loro caro amico Ulf Ekberg. I Berggren sono nati e cresciuti a Göteborg, in Svezia. Il loro padre Goran è un medico e la loro madre Birgitta è un’insegnante. Durante la loro giovinezza, i bambini Berggren furono incoraggiati a studiare musica classica. Jenny e Linn hanno cantato entrambe nel coro della chiesa della loro città natale prima di formare gli Ace of Base.
La Bouche
Il significato del nome del gruppo è La bocca in francese. Prende il nome dalla grande bocca della cantante Melanie Thornton. I produttori non pensavano che “The Mouth” fosse un nome appropriato per uno spettacolo di danza, quindi decisero di scegliere la versione francese, “La Bouche”.
Il primo singolo, Sweet Dreams (o la o la e), è stato un grande successo in Germania e Francia nel 1994, e nello stesso periodo Melanie thornton ha pubblicato il singolo “tonight is the night” con il gruppo: le click (the stessa produzione di sogni d’oro).
Nell’autunno 94 Melanie fece una canzone con Aladino, un famoso produttore italiano, “if you wanna be (my only)”: degli Orange blue.
Il singolo che ha portato loro il grande successo è stato “Be My Lover” nel 95 entrando nella top 10 in molti paesi, tra cui Olanda, Germania e persino USA, ottenendo il secondo posto in Italia per molte settimane. Ha visto la luce nel 1994, ma il 1995 è stato l’anno in cui è stato ripreso da molte stazioni radio. All’epoca in cui “Be My Lover” stava prendendo d’assalto la Billboard Hot 100, il terzo singolo era già uscito in Europa: “Falling In Love” era qualcosa di completamente diverso dai primi due singoli. Non un brano eurodance ad alta energia, ma un fantastico R&B, brano soul.
Dopo l’uscita di Falling In Love è uscito l’album “Sweet Dreams”. Era un album molto versatile, con brani dance uptempo, brani R&B groovy e persino ballate.
La splendida voce appartiene a Melanie Thornton (nata il 13 maggio 1967) e il rap è eseguito da Lane McCray Jr (nato il 13 aprile 1962). Melanie andò in Germania all’inizio degli anni ’90 dove incontrò Lane che era di stanza con l’aeronautica americana.
La Bouche è una delle band euro più forti di sempre.
Lane, originario di Anchorage, in Alaska, ha un background come intrattenitore e interprete a tutto tondo nel teatro musicale e si è anche dimostrato un rapper.
Melanie ha studiato marketing alla Hampton University di Hampton. Ha studiato canto dall’età di sei anni e da tempo sognava una carriera nella musica. La sua voce è stata finalmente scoperta dal team di FMP Studios in Germania, ed è stata senza dubbio la cantante perfetta per il loro progetto: “La Bouche”.
Men At Work
nascono nel 1978 da Colin Hay, emigrato scozzese, e Ron Strykert, che trovano subito il batterista Jerry Speiser e il tastierista Greg Sneddon, con un passato di prog-rock. All’inizio il gruppo non aveva nome ma poi scelse di chiamarsi Men At Work e cominciò a lavorare ai suoi pezzi nello studio musicale Riff Raff, un piccolo studio di registrazione a basso budget. Sneddon lascia subito il gruppo per essere poi rimpiazzato alla fine del 1979 dal sassofonista/flautista/tastierista Greg Ham. L’ingresso del bassista John Rees completa definitivamente la band. Nel 1981, la Columbia Records scrittura i Men at Work e il loro secondo singolo, “Who can it be now?”, raggiunge la prima posizione delle chart australiane. Il singolo successivo, una versione rimasterizzata di “Down under“, e il loro album di debutto, “Business as usual”, raggiungono entrambi la prima posizione sia in Australia che in Nuova Zelanda. Nonostante avessero un produttore americano come (Peter McIan), la Columbia Records americana si rifiuta di promuovere il disco negli USA e solo la caparbietà del management della band fa sì che il disco venga distribuito in Inghilterra ed in America sei mesi dopo l’uscita in Australia, dando alla band la possibilità di esibirsi come spalla dei Fleetwood Mac. Tanta caparbietà alla fine viene premiata: “Who can it be now?” arriva al primo posto negli USA e il disco “Business as usual” rimane per 15 settimane al primo posto nella US album chart, aprendo la strada al successo del secondo singolo, “Down under”, e diventando la prima band australiana ad avere il disco e il singolo al primo posto sia in America che Inghilterra. Il singolo successivo, “Be good Johnny” riceve un accoglienza però più tiepida. Nel 1983 i Men at Work vincono un Grammy Award come “Best New Artist” nel 1983 scavalcando Asia, Jennifer Holliday, The Human League e Stray Cats. Nello stesso anno, vincono in Canada un Juno Award come “International LP of the Year“. La band ultima il suo secondo disco, “Cargo”, nell’estate del 1982 ma attende prima di darlo alle stampe per l’enorme successo dell’album di debutto. Anche questo disco raggiunge la prima posizione in Australia e la terza nella Billboard 200 Album Chart, e dallo stesso vengono estratti tre singoli, “Overkill“, “It’s a mistake“, and “Dr. Heckyll and Mr. Jive“.
Alla produzione del disco segue un tour estenuante che costringe la band ad un lungo periodo di riposo nel 1984. Alla fine di questo periodo, il management licenzia Jerry Speiser e John Rees, lasciando ai tre membri rimanenti, Hay, Ham e Strykert, la fatica di produrre il terzo disco, “Two hearts“, che raggiunge la 50esima posizione nella classifica, nonostante i quattro singoli estratti dal disco (“Everything I need”, “Man with two hearts”, “Maria” e “Hard luck story”). Il disco rappresenta una svolta rispetto ai lavori precedenti, con i sintetizzatori e le drum machine a farla da padrone, limitando di molto la presenza del sassofono di Ham, e vede la fuoriuscita dal gruppo di Strykert, fuoriuscita che costringe i due membri rimanenti, Hay e Ham, a reclutare nuovi componenti della band per il tour susseguente, come Chad Wackerman e Kate Ceberano. I Men at Work partecipando al Live Aid con tre canzoni, “Maria“, “Overkill” e l’inedito “The longest night“, seguiti da Seven Network, Nine Network, ABC e MTV USA, ma perdono anche Ham e ad Hay non resta che dichiarare conclusa l’avventura dei Men at Work alla fine del tour del 1986. Nel 1996, dopo 10 anni di assenza, Hay e Ham si riuniscono sotto il nome di Men at Work per fare un tour in Sud America, insieme al chitarrista Simon Hosford, al bassista Stephen Hadley e al batterista John Watson. Il tour culmina nel release a livello mondiale di un CD, “Brazil” che contiene anche la bonus song “The longest night”. La band gira il mondo dal 1998 al 2000 e suona la canzone “Down under” alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 2000 a Sidney, raggiungendo la stessa popolarità di Paul Hogan, “Mr. Crocodile Dundee”. Nel febbraio del 2010, la Larrikin Music Publishing vince una causa contro il gruppo per l’appropriazione indebita del motivo suonato dal flauto di “Down under”, tratto da “Kookaburra“, pezzo scritto originariamente da Marion Sinclair nel 1934, grazie ad una segnalazione di una trasmissione televisiva, “Spicks and Specks“. La Larrikin ottiene il 5% dei diritti passati e futuri legati alla canzone. Una curiosità: i Men at Work sono riusciti a vendere oltre 30 milioni di copie.
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