FUORI IL NUOVO ALBUM ACCOMPAGNATO DAL SINGOLO “CREDI VOGLIAMO RAGIONE”
E’ uscito “In Gabbia” il nuovo atteso album del Tribunale Obhal.
Otto tracce dirette e sincere in cui la band esprime tutta la rabbia e l’indignazione nei confronti di una società che non li rappresenta, che costringe chi la pensa diversamente a vivere in un mondo che rende alieni e sempre più soli.
Caratterizzati dal loro sound rock che li contraddistingue e da un cantato in italiano che rende facilmente fruibile i loro messaggi, “In Gabbia” è pronto per spiazzare e unire gli ascoltatori a suon di musica.
TRACKLIST
In Gabbia:
Traccia di apertura scelta anche come titile track del disco.
Un passato malato, un presente marcio e un futuro che vacilla, questo il profilo della nostra generazione i cui veri valori vanno a farsi benedire. Chi, come noi, ha respirato gli ultimi odori di libertà si sente sempre più incatenato e rinchiuso in una gabbia. Dobbiamo evadere!
Con la penna tra le dita:
Quando incontriamo persone che ci sembrano speciali, vorremmo poterci aprire fino in fondo con loro. Non sempre è semplice e non sempre ciò che immaginiamo corrisponde alla realtà, ma spesso l’unico modo per stare bene con se stessi è liberarci dell’angoscia che ci pervade. Con una penna tra le dita è tutto più facile.
Credi vogliamo ragione:
Primo singolo estratto dall’album. La canzone esplora come, nell’era della comunicazione, ci si trovi coinvolti in una connessione apparente, una sorta di inganno che si cela dietro la superficialità delle interazioni. In questo contesto di falsa connessione, emerge una compassione altrettanto artificiale, mentre nell’epoca della finta compassione, la verità stessa si trasforma in un concetto sfuggente. In un’epoca in cui la finzione sembra prendere il sopravvento, la stranezza degli individui sembra richiedere più comprensione che mai, dando loro, inaspettatamente, una sorta di ragione.
Distorto:
Quante volte la società o la circostanza in cui ci troviamo vogliono il nostro cambiamento? Quante volte siamo costretti a mettere in dubbio la nostra stessa natura per colpa di un presente bugiardo e non riconoscente al passato? Quante volte tutto questo ci spinge a dipingere il nostro reale pensiero come distorto? Questo è il momento per essere noi stessi, è il momento per diventare ciò che la nostra storia, essenza e natura sinceramente ci suggeriscono. Tieni il distorto.
Guardami Adesso:
Spesso a causa di una debolezza momentanea, si tende a fidarsi delle persone sbagliate, cadendo in balia di una sorta di incantesimo, dando fiducia ad individui stimolati dal sentirci bisognosi di aiuto, divertiti nel vederci arrancare al loro seguito. Quando però si ritorna a galla ciò che rimane è solo odio. La vendetta non è quasi mai la soluzione, ma spesso è necessaria.
Il Guastafeste:
Non tutti riescono a raggiungerei propri obiettivi. Per certe persone è tutto facile, ma per altre dopo infiniti sacrifici non si presenta nemmeno l’opportunità. Ci sono anche quelli che ci provano e riprovano e alla fine ce la fanno. Poi ci sono loro, quelli che si impegnano, si sbattono, ci stanno male e quasi ci riescono. Sono ad un passo, all’ultimo pezzo del puzzle, ma come al solito quella “strana” vocetta interiore li passa a chiamare e tutto crolla rovinosamente. Non per colpa loro, è un Mondo difficile, ma in fin dei conti certe persone ci godono pure.
“Festeggeremo sai perché? Il guastafeste è qui per te. Sarà una festa inutile. La senti quella dolce vocetta chiamare?”
Non Riderò:
La musica, come qualsiasi altra forma d’arte, dovrebbe ispirare libertà, smuovere e sbloccare le coscienze, dare una boccata d’aria fresca a tutte quelle menti chiuse e stantie, instillare speranza goccia per goccia.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo rimane ben poco, tutto si riduce in un insostenibile voglia di apparire, gettando fango su ogni sacrificio fatto in passato per preservare certi valori.
Noi ancora ci crediamo e continueremo a lottare per tutto ciò!
Break on Through (To the Other Side):
Per chiudere il disco la band omaggia i The Doors con una cover del loro celebre singolo.
Il 2017 è l’anno zero del quartetto di Marotta composto da Mattia “Labo” Bellocchi alla voce, Tommaso Golaschi alla chitarra, Francesco Boschini al basso e Lorenzo D’Addesa alla batteria.
Esordisce in grande conquistando la vittoria nel rinomato Contest “Giovani X la musica” tenuto dall’orchestra sinfonica “G.Rossini” di Pesarom, proponendo due dei brani inseriti nel loro primo omonimo EP “Tribunale Obhal”.
Nel 2018, dopo l’uscita del loro primo album “Rumore in aula”, la band ci prende gusto e, dopo un primo tour nazionale, vince il Tour Music Fest di Roma, garantendosi un secondo tour tra il 2019 e il 2020 e suonando con band e artisti di spessore del panorama musicale italiano quali Octopuss, Punkreas, Bugo e il supergruppo Dunk.
Seguono due singoli, usciti in periodi e tempi diversi dovuti dalla tragica particolarità degli eventi recenti dovuti dalla pandemia, “Non riderò” ed “Il guastafeste”.
Nel 2023 esce “Distorto” il primo singolo in collaborazione con “Sorry Mom!”, seguito da “Guardami Adesso”.
Nel gennaio 2024 esce il nuovo album “In Gabbia”, accompagnato dal singolo “Credi vogliamo ragione”.
Daddy Stovepipe pseudonimo di Johnny Watson (Mobile, 12 aprile 1867 – Chicago, 1º novembre 1963) è stato un musicista, chitarrista e cantante statunitense. Conosciuto anche con altri pseudonimi quali Jimmy Watson, Sunny Jim o Rev. Alfred Pitts, viene universalmente considerato uno dei precursori del genere blues ed è stato uno dei primi musicisti, sicuramente il più anziano per nascita, che abbia eseguito delle registrazioni sonore di questo genere musicale. Molte delle sue esecuzioni furono effettuate in duetto con la moglie Sarah Watson, accreditata come Mississippi Sarah. Johnny Watson nasce a Mobile, Alabama. Comincia la sua […]