S’intitola “PAZZI PER LE RIME” il singolo di debutto del rapper siciliano B.ONE(S), prodotto da Robbé e Redef, in uscita mercoledì 3 maggio per Good Guys e La Crème Records, distribuito da Ingrooves.
Gabriele Bova, partito dall’iniziale del suo cognome per portare con sé la sua famiglia, la affianca al numero di maglia che rappresenta il sacrificio e la determinazione imparati durante la sua carriera sportiva nel football americano, per rinascere come B.one(s), in cui la s rappresenta i dolori e i contrasti interni ed esterni, tra noi stessi e per gli affetti. Diventa così B.one(s), un artista che lascia un pezzo di sé in tutti i testi: i suoi resti.
B.ONE(S) fa il suo ingresso nel mondo della discografia con un singolo dal sound incalzante e diretto, che denuncia il materialismo della nostra società, in cui i soldi sono il mezzo e l’obbiettivo che ci intrappola in questo avido circolo.
“Solo a volte, se ci sforziamo, riusciamo a ritrovarci in quello che facciamo, in quello che amiamo veramente. Ed è lì che io voglio trovarmi e lì voglio rimanere. Voglio scrivere e cantare per vivere le mie sensazioni, comunicando ciò che mi fa sentire vivo, le gioie, l’amore e il dolore. Nel mondo nel quale viviamo è facile essere risucchiati e perdere noi stessi”.
Quando il dolore fisico ed emotivo ci costringe ad ascoltare il campanello d’allarme e a farci capire quali sono le nostre necessità più profonde: è solo allora che troviamo la forza di imboccare la strada per essere noi stessi.
“È allora che si parte alla ricerca di un mezzo, un volante che controlli il percorso di crescita che è la vita. Per me le parole, la musica, l’arte sono il mio timone in un profondo mare, non sempre limpido, di eventi ed emozioni.”
Nel brano, il rap old school si lascia contaminare dall’evoluzione lessicale e musicale che accompagna i nostri giorni, strizzando l’occhio a suoni classici ma guardando avanti, sognando una poesia violenta e d’impatto che con delicatezza evidenzi i nervi scoperti della nostra società, che tarpa le ali a quella gioventù che si rifiuta di essere plagiata e decide di essere fautrice del proprio destino.
Classe ’95, B.ONE(S) è nato e cresciuto in Sicilia, aiutando suo padre nel suo lavoro nel mondo dell’antiquariato, tra l’odore della vernice e del legno tagliato, un’immagine stampata nella mente dell’artista come la luce che trapela dai fregi in vetro dei lampadari. Dopo aver conseguito il diploma classico e alimentato il suo amore per la letteratura e la scrittura, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Parallelamente, amplia i suoi confini musicali attraverso il rap, buttando tutto il veleno che sentiva dentro nei type beat su YouTube come antidoto personale al disagio sociale, sentendosi giudicato per ciò che faceva e non per quello che era.
Questa è la storia di Gabriele Bova, che scrive e canta rap old school aggiungendo suoni provenienti dall’EDM, con un linguaggio contaminato da trap e drill, apprezzandone la potenza comunicativa ma rimanendo fedele a i suoi temi: la difficoltà della comunicazione sociale e familiare, l’ingiustizia nel lavoro e “la magia della vita” che molto spesso rischiamo di non cogliere, di lasciarla passare senza percepirla.
Secondo buona parte della critica, e perfino stando al parere dei suoi esigentissimi fan, finora Me è il capitolo migliore del trittico di opere (il film Rocket Man, il tour Farewell Yellow Brick Road e l’autobiografia in questione) che dovrebbe accompagnare l’addio alle scene di sir Elton. Sincero fino all’inverosimile, autoironico come pochi, Elton non si autocensura mai, neppure quando si tratta di raccontare i postumi del suo cancro alla prostata ormai guarito, o della prima […]