Nato il 20 aprile 1951 a New York City. Il più giovane di quattro figli, Vandross è stato cresciuto dalla madre dopo la morte del padre. Si è interessato alla musica R&B durante il liceo e nel 1972 la sua canzone “Everybody Rejoice” è stata ripresa per il musical di Broadway The Wiz . Poco dopo, ha iniziato a registrare jingle commerciali e ha lavorato come corista e arrangiatore per artisti famosi come David Bowie, Bette Midler e Barbara Streisand.
Nel 1981, Vandross firmò con la Epic e pubblicò il suo album di debutto, Never Too Much , che vendette più di un milione di copie. Ha pubblicato diversi album successivi negli anni ’80, spesso collaborando con artisti femminili luminari come Aretha Franklin. Sebbene Vandross sia stato un importante fenomeno R&B, è stato solo all’inizio degli anni ’90 che è diventato un successo pop. Ha vinto il suo primo Grammy nel 1991 per “Here and Now”, due nel 1992 per aver co-scritto e interpretato “Power of Love”, e un quarto nel 1997 per “Your Secret Love”.
Nel 1981, Luther Vandross pubblicò il suo album di debutto, Never Too Much , che vendette più di un milione di copie. Sebbene Vandross sia stato un importante fenomeno R&B, è stato solo all’inizio degli anni ’90 che è diventato un successo pop. Ha vinto il suo primo Grammy nel 1991 per “Here and Now”, due nel 1992 per “Power of Love” e un quarto nel 1997 per “Your Secret Love”. Ha anche vinto quattro Grammy nel 2004 .
Vandross ha continuato a produrre registrazioni per tutti gli anni ’90 con grande successo. Questi includevano un remake Top Ten di “Endless Love” con Mariah Carey, “This is Christmas” nel 1996 e “I Know” nel 1998. Il cantante ha subito un ictus debilitante nel 2003, dal quale non si è mai ripreso completamente. È apparso in video ai Grammy del 2004, dove ha vinto quattro premi per il suo ultimo album “Dance With My Father”, tra cui Song of the Year.
Nel libro vengono passati al setaccio critico gli aspetti costitutivi della poetica e dell'estetica blues, con particolare attenzione all'origine e alla nascita della "musica del diavolo", allo sviluppo della sua tipica forma in dodici battute, alle conseguenze, sulla sua natura, della riproducibilità fonografica. Chiudono il volume, l'analisi comparata di tre blues, e un agile apparato di schede su cinquanta tra i più importanti esponenti del blues. A corredo, infine, un'ampia […]