La storia della musica contemporanea è stata per lungo tempo legata a una forma di culto della personalità: le grandi band e i grandi solisti rock e pop sono stati celebrati per l’estremismo e l’eccentricità delle loro vite, per la capacità di incarnare o addirittura anticipare lo spirito dei tempi, per le scelte controcorrente che li hanno trasformati in icone del gusto e della società. Ma la musica è popolata di tante altre figure che hanno preferito restare nell’ombra, sottraendosi alle luci della ribalta e fuggendone gli effetti più distruttivi: artisti a loro volta, virtuosi dello strumento quanto dell’understatement, capaci di collaborare con alcuni tra i personaggi più creativi e popolari della scena rock e pop. È il caso di Phil Palmer, che ha prestato la sua chitarra ad alcuni dei set live e delle produzioni musicali più ammirati (è suo, per esempio, l’assolo in «Con il nastro rosa» di Lucio Battisti, considerato da molti il più bello nella storia del pop italiano).
In Session Man racconta la sua vita, dagli anni dell’adolescenza e dell’avvicinamento alla musica tramite gli zii Ray e Dave Davies (i Kinks) agli incontri con i grandi del rock, del blues, del soul, cui dedica ritratti appassionati e profondi. Scorrono così davanti ai nostri occhi alcuni dei nomi più importanti della musica contemporanea, da David Bowie a Eric Clapton, dai Dire Straits a George Michael, fino ai grandi artisti italiani con cui Palmer ha collaborato negli ultimi anni della sua carriera: Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti, Pino Daniele e Renato Zero.
Phil Palmer ha vissuto una lunga carriera musicale dietro le quinte, è’ un chitarrista rock e jazz turnista, produttore e direttore musicale di fama internazionale. Nato Londra nel settembre 1952, è cresciuto a stretto contatto con i fratelli Davies, che sarebbero poi diventati i Kinks (gruppo rock britannico degli anni 60) era il loro nipote. Quando nel 1964 venne pubblicato “You Relly Got Me”, il primo singolo di successo della band, Phil venne folgorato da quel modo di fare musica, così nuovo e inebriante. Imparò ben presto a suonare la chitarra. Venne catturato anche dal modo di suonare del grande chitarrista dell’epoca Eric Clapton, personaggio che divenne una continua fonte di ispirazione.
Con una carriera che dura da 50 anni, Phil ha prodotto musica, suonato in studio come sul palco, ha collaborato con artisti come Paul McCartney, David Bowie, Frank Zappa e ha girato il mondo con alcune delle più grandi e migliori band di una generazione tra cui Eric Clapton, Dire Straits, Tina Turner, The Who e George Michael. Celebri le collaborazioni anche con gli artisti italiani quali Lucio Battisti (suo il famosissimo assolo di chitarra de «Con Il Nastro Rosa»), Renato Zero, Eros Ramazzotti, Pino Daniele e tanti altri. E’ apparso in più di 5000 canzoni, 500 album in studio e oltre 50 singoli numero uno in tutto il mondo.
Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro The Session man. La versione italiana è stata pubblicata ad agosto 2024.
Pubblicato nel 2024. Pagine 358. Editore Minimum Fax