Cronache, cronache teatrali e mondane, cronache storiche, cronache musicali e culturali, cronache di un luogo molto caro ai varesini e non solo, di un edificio che ha assistito in 140 anni di attività al trasformarsi di Varese da borgo a capoluogo di provincia; che accolse prima del milanese Teatro alla Scala alcune opere che scrissero un nuovo capitolo nella storia del melodramma; un teatro che vide la presenza di musicisti, ballerine e artisti in genere, che da quella città spiccarono il grande volo del successo.
Un lavoro su trenta anni di vita del Teatro Sociale di Varese: dal 1830 al 1861, forse i più luminosi, raccontati attraverso le letture delle recensioni apparse sui giornali di settore e dall’analisi dei documenti d’archivio ancora conservati. Per ricostruire, o completare, di anno in anno le stagioni operistiche, di prosa e degli spettacoli in genere.
Per raccontare curiosità e aneddoti, storia patria e di costume; e dare uno sguardo alla macchina teatrale, con le sue contraddizioni, i suoi splendori e le sue miserie, di un piccolo ma centrale teatro di provincia. Massimiliano Broglia
Dopo aver studiato pianoforte, violoncello e composizione al Conservatorio di Milano ed essersi diplomato in Paleografia e Filologia Musicale presso l’Università di Pavia sez. di Cremona con una tesi in Paleografia musicale rinascimentale, si è laureato con il massimo dei voti e lode in Musicologia Magistrale presso l’Università di Milano. Ha conseguito il diploma di Canto Barocco presso l’Istituto di Musica Antica della Civica
Scuola di Musica Claudio Abbado – Fondazione Milano e in seguito si è laureato in Canto presso il Conservatorio di Musica di Brescia. Ha tenuto concerti in formazione solistiche, madrigalistiche e corali in Italia e all’estero, incidendo per le case discografiche Arcadia, Stradivarius, Fonè, Naxos e altre.
È insegnante di ruolo di Canto presso il Liceo Musicale Statale Manzoni di Varese ed è bibliotecario musicale presso il Civico Liceo Musicale Malipiero della stessa città.
È autore del libro Posto in musica dal conte Giulio Litta Visconti Arese, (Varese 2015) recensito ottimamente anche su Repubblica, Il Sole 24 ore e Amadeus, sul secondo canale radiofonico della Svizzera Italiana e sul terzo programma radiofonico della RAI.