Si intitola “Funeral Rave Party”, il nuovo EP di Le Capre a Sonagli in uscita da pochi giorni, a due settimane dall’omonimo singolo: un mini disco che segna il definitivo passaggio della band bergamasca a un universo fatto di carne, terra e visioni ancestrali.
“Funeral Rave Party” è un EP energico e coerente, caratterizzato da un groove oscuro e morboso, che si fa trampolino di lancio per un viaggio lisergico di forte impatto su mente e corpo.
Il mini discopoggia gli zoccoli su ungroove afrobeat ispirato alla techno e articola in tre modi differenti un punk straniante, colmo di contaminazioni e guizzi primitivi, in un crescendo emozionale che sfocia nell’elettronica più fisica e sperimentale.
Il ritmo, irrequieto e convulso, è il punto di partenza per lasciarsi andare a una danza forsennata, profondamente catartica, quasi estatica.
“Funeral Rave Party è un rituale ritmico psichedelico, un live fisico proiettato verso un futuro distopico, ossessivo, la perfetta colonna sonora di un film di Cronenberg. Seguite il fauno nel mezzo del dubbio, dove istinti primordiali e macchine volanti si accordano in una danza posseduta, tarantolata, al fine di dissolvere il vostro ego.
Sotto la stele del giano bifronte un bad trip parlerà alla vostra mente: accogliete Le Capre a Sonagli nei vostri incubi affrontate le visioni, facendovi trasportare delle correnti del fiume stige, Caronte sarà inizio e fine.”
Originaria di Bergamo, la band ha da sempre esplorato i territori stoner folk, senza rinunciare ad affondare le mani nella psichedelia, adottando ritmi tribali e tutto ciò che significa punk, tra groove ossessionati e derive rock schizofreniche. Dopo una lunga carriera, fatta di dischi e tour, ha deciso di sancire un nuovo percorso, coerente con il precedente, perseguendo una forma sempre più strepitosa.
L’EP “Funeral Rave Party” segue l’uscita del brano “Capra Pelada”, la loro personale reinterpretazione del celebre brano del Quartetto Cetra.
Traccia per traccia, Le Capre a Sonagli raccontano l’EP “FUNERAL RAVE PARTY”
Funeral Rave Party è un EP ostinatamente autoprodotto.
Grazie alle felici esperienze discografiche passate, abbiamo maturato strumenti e competenze che ci hanno spinto a voler sperimentare con i mezzi del sound engineering, plasmando il suono dalla produzione fino al mixing con le nostre mani riscoprendo nella fisica e nei numeri, l’Universo e la sua complessità.
Funeral Rave Party è il primo volume di un più ampio lavoro il cui codice stilistico poggia sulle fondamenta del dubbio e dell’inganno, lenti attraverso le quali osservare tutto il mondo sonoro de Le Capre a Sonagli.
OUVERTURE è il brano di apertura, l’antipasto servito prima del rito. Il groove marcato di basso e batteria lascia spazio a diversi momenti che si susseguono in continua evoluzione. Ouverture è il Virgilio della divina commedia capresca: affidatevi e fatevi accompagnare in questo viaggio ultraterreno.
FUNERAL RAVE PARTY è il brano centrale dell’omonimo EP. L’incedere incessante della cassa a quarti è accompagnato da un groove afrobeat ispirato alla techno. Le atmosfere cupe e tese lasciano spazio ad elementi orientaleggianti che si inseriscono con armonia alleggerendo il racconto, catapultando l’immaginario in contesti mistici e psichedelici. La vocazione è certamente dance sebbene il brano sia complesso ed articolato.
EXIT è il brano conclusivo, un tributo all’espressione spontanea psichedelica ed alternativa dei rave.
Abbiamo tritato i nostri suoni acustici ed abbiamo ottenuto una massa elettronica sporca, ritmica e selvaggia. L’obiettivo dichiarato è sollecitare una perdita del sé attraverso la ridondanza e l’ossessione, farvi sballare a suon di cassa dritta.
Loose Your Ego!
CREDITI ARTISTA: Le Capre a Sonagli
TITOLO: Funeral Rave Party
TRACKLIST
01. Ouverture
02. Funeral Rave Party
03. EXIT
MUSICA E TESTI: Le Capre a Sonagli
PRODOTTO DA: Le Capre a Sonagli
MIXATO DA: Stefano Gipponi
MASTERING A CURA DI: Riccardo Zamboni
Il progetto vede la luce ufficialmente il 1° aprile 2011 con la presentazione dell’ep omonimo: questo lavoro, interamente autoprodotto, porterà Le Capre a condividere il palco con gli Asian Dub Foundation.
Nell’ottobre 2012, Le Capre a Sonagli pubblicano il loro primo full lenght, che suscita immediatamente l’interesse dei media. Esclusiva streaming integrale sul sito de La Repubblica XL, album del giorno su Rockit, recensioni entusiastiche, passaggi radiofonici importanti: “SAdiCAPRA” si preannuncia essere un disco fortunato.
Ne seguono importanti conferme: ad aprile 2013 Le Capre vincono la finale lombarda di Arezzo Wave e ad ottobre dello stesso anno “SAdiCAPRA” viene nominato per la categoria “miglior autoproduzione” al Premio PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente.
Nel corso dell’estate del 2014 Le Capre a Sonagli, dopo circa 80 date, tornano in studio per lavorare su nuovi brani. A marzo 2015 vede la luce “IL FAUNO”, un disco evocativo e sporco, tra blues incatramati e lo-fi; concept album che evoca sogni lisergici e narrazioni freak, miscelando un condensato eclettico di personaggi e luoghi scordati. Anche in quest’avventura, il pubblico e la critica sono dalla parte delle Capre: se “IL FAUNO” finisce in esclusiva streaming integrale su La Repubblica XL e i video “Piccolo di Joe Koala” e “La suite del demonietto” vanno a Rockit, i concerti del quartetto bergamasco diventano sempre più numerosi (30 date nei primi tre mesi).
Da settembre 2015 la band entra a far parte del roster di Antenna Music Factory: ne deriva un corposo tour in cui i nostri affiancano i migliori artisti della scena italiana.
Le Capre ripartono da qui: si chiudono in studio e cominciano a stendere nuovi brani. Questa volta, chiave del progetto sono le ritmiche tribali e ancestrali: la band decide di mettersi alla prova su strade compositive inedite, arricchendo lo scheletro ritmico con chitarre sporche, psichedelia, fuzz e suoni ricavati da catene, piatti rotti, seghe circolari.
A luglio 2016 la band incrocia sul suo cammino Tommaso Colliva, che si dimostra interessato a lavorare alla produzione artistica del nuovo disco. Al suo fianco, Le Capre effettuano un corposo lavoro di preparazione: 3 mesi di ricerca per ridefinire totalmente il loro modo di utilizzare la voce. A fine novembre, le Capre entrano all’ISHTAR di Milano con Tommaso Colliva e Marco Olivi e in meno di un mese registrano 9 tracce, poi mixate a Londra nel TOOMILAB da Tommaso Colliva e masterizzate alla Maestà da Giovanni Versari.
A gennaio 2017 Le Capre a Sonagli entrano a far parte di Woodworm, la più importante etichetta discografica indipendente italiana. “CANNIBALE”, uscito il 10 marzo 2017 (Woodworm/Audioglobe), è un lavoro stoner folk nel quale storie e tematiche differenti vengono collegate dallo sguardo obliquo che, ormai, è la cifra distintiva del gruppo: se la Morte viene trattata in maniera grottesca e non spaventevole, la Sfiga è una nonna che porta iella; un sacrificio umano diventa la scelta personale di una donna che si immola per la sua divinità, Icaro un folle a cui il Padre raccomanda di stare attento a non scottarsi.
Dopo due anni di tour, a marzo 2019 danno alla luce “GARAGARA YAGI” (uscito l’8 marzo sempre per Woodworm Label): 8 tracce prodotte da Tommaso Colliva, un mix impavido con batterie in faccia e pantoni sonori ricercati, il sogno di un incontro tra Gorillaz e CCCP in un live dei QOTSA. Le Capre a Sonagli sono dure, sfacciate, malate e divertenti, il tutto racchiuso in una sola parola: necronaif, un’ossessione per l’estetica della morte che tutto ferma e trasforma. Il tour è curato da Locusta Booking.
Il 14 aprile esce “Funeral Rave Party”, un EP ostinatamente autoprodotto, il primo volume di un più ampio lavoro il cui codice stilistico poggerà sulle fondamenta del dubbio e dell’inganno, lenti attraverso le quali osservare tutto il mondo sonoro de Le Capre a Sonagli.
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