“Itanglish”, il secondo ep di ByLovva accompagnato dalla focus track “Famouz” disponibile da Maggio per Indieffusione, è un progetto che nasce dall’esigenza dell’artista di unire i suoi due mondi: quello italiano per l’origine e l’appartenenza, e quello inglese come passione, sogno ed esperienza di vita.
In tutto il percorso che racchiude le 4 tracce prevale il messaggio dell’amore in varie sfaccettature e nel quale i sentimenti e le emozioni appaiono chiare e limpide. Un’idea che si concretizza anche a livello grafico e visivo con un artwork pensato e realizzato dallo stesso ByLovva, teso ad unire due mondi diversi e distanti che trovano, però, la loro sintesi nell’incontro tra il noir/black & white con la Pop Art.
Il bianco e nero viene messo in relazione con il lato italiano dell’artista attraverso uno sguardo agli anni passati e grazie alla passione per i film in bianco e nero, lo stile classico anni 50 e una scrittura semplice ma concreta. La Pop Art è l’altra faccia della medaglia, altra passione di ByLovva amante dei colori eccentrici e delle contraddizioni di quel mondo espressivo innovativo e che rappresenta, a livello sonoro, la coincidenza con un mondo più melodico che punta a trasmettere il messaggio in maniera fruibile e diretta.
Il percorso narrativo di “Itanglish” può essere visto come una relazione che si sviluppa attraverso i dubbi sul futuro, filo conduttore della storia, fino a raggiungere la sua completa realizzazione in “Famouz” in cui si arriva a comprendere che tutto va vissuto con calma, amando sempre e scendendo nella profondità del momento.
“ITANGLISH” TRACCIA PER TRACCIA:
Troubles in my head: Il brano, che vede un intro A Cappella, nasce insieme a ByLovva durante il periodo pandemico. L’artista dichiara di volersi raccontare più apertamente a partire dal primo brano dell’ep, rendendo subito chiare le sue vulnerabilità. Il verso “I’ve got this ghost inside my head…” rende esplicita l’insofferenza perenne dell’artista che lo porta a cercare sempre nuovi stimoli. Nel momento in cui però si ritrova fermo a causa della Pandemia, torna ad accorgersi anche delle piccole cose. Il brano può essere considerato come un inno per tutte quelle persone che si creano tanti problemi ma poi riescono a lasciarsi andare aprendosi al mondo.
Passion Road: L’idea musicale della canzone era inizialmente quella di unire due mondi: l’inizio più delicato e melodico e la seconda parte più ritmata. Il risultato finale è un viaggio vero e proprio all’interno di una relazione nel quale troviamo ricordi di momenti passati che permettono di realizzare che l’unica cosa che conta è prenderla con calma e vivere il momento.
Famouz: Focus track dell’Ep, brano pop con un ritornello catchy, racconta il viaggio dell’artista vissuto nell’ultimo anno in cui ha affrontato i suoi dilemmi interiori e le difficoltà di un percorso musicale ponendosi, davanti alle sfide, come in un confronto che porta alla crescita. L’intenzione è quella di ribadire che l’importante nella vita non è mai essere qualcuno, ma continuare a crederci profondamente nonostante tutto. Il viaggio può essere immaginato come un dialogo tra una coppia che si scambia pensieri sul futuro. Nel momento in cui uno dei due si trova a dover scegliere una strada da intraprendere e l’altro gli fa notare che tutte le cose a cui dava importanza senza l’amore non valgono nulla e che il successo non deve essere un obiettivo ma una conseguenza.
Niente Rimane: Nella traccia che chiude l’Ep il viaggio appena affrontato viene visto come un sogno. Nel susseguirsi del racconto l’artista immagina che se tutte le cose pensate e immaginate fino a quel momento si avverassero e non rimanesse più niente da sognare, la figura accanto a lui più volte citata in questo percorso rappresenterebbe il punto fermo a cui guardare per rimanere con i piedi per terra.
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