Essere un rapper è un’esperienza entusiasmante e allo stesso tempo impegnativa, in quanto si trova a navigare nell’industria musicale competitiva e ad affrontare le proprie prove e tribolazioni personali.
Una delle sfide più grandi per un rapper è trovare il proprio stile e la propria voce. Con così tanti stili e sottogeneri di musica rap, può essere opprimente trovare uno stile che funzioni al meglio per loro. Molti rapper sperimentano diversi flussi, cadenze e argomenti fino a trovare il proprio suono che li distingue dagli altri.
Un’altra sfida per i rapper è costruire il proprio seguito e la propria base di fan. Senza molta esperienza o esposizione, può essere difficile ottenere trazione e farsi notare. Tuttavia, con l’aiuto dei social media e di altre piattaforme online, possono costruire il loro seguito e connettersi con i fan che si relazionano con la loro musica e il loro messaggio.
Nonostante le sfide, essere un rapper può anche essere un momento emozionante, ricco di potenzialità e opportunità. Con il duro lavoro, la dedizione e la passione per il proprio mestiere, un rapper può elevare la propria arte e farsi un nome nel competitivo mondo della musica. Per avere successo occorrono perseveranza, creatività e volontà di imparare e crescere, ma con il giusto atteggiamento chiunque può raggiungere i propri obiettivi e trasformare i propri sogni in realtà.
La musica è una delle forme d’arte più universali e potenti. Da sempre, artisti e musicisti di ogni genere hanno catturato l’immaginazione del pubblico con le loro melodie e le parole che le accompagnano, ispirando emozioni, riflessioni e persino movimenti sociali. Ma cosa significa veramente essere un musicista? Quali sfide e opportunità si incontrano lungo il percorso per creare, eseguire e condividere la propria arte musicale con il mondo?
Con queste interviste, esploreremo il mondo dei musicisti e le realtà che ne costellano il percorso. Dalle strade della città ai grandi palcoscenici internazionali, parleremo di come nasce la passione per la musica, i sacrifici necessari per perfezionarsi nell’arte e il rapporto con il pubblico e con l’industria musicale. In particolare, ci concentreremo sulle esperienze dei musicisti emergenti, esplorando le difficoltà e le opportunità di chi cerca di farsi strada in un mercato sempre più competitivo e volubile.
Dal pop al jazz, dal rock alle musiche del mondo, ogni genere musicale e ogni singolo artista ha una storia unica e affascinante da condividere.Con queste interviste, scopriremo cosa significa realmente suonare, cantare, scrivere e produrre musica oggi, nel mondo del 2023. Preparatevi per un viaggio intenso e coinvolgente nel cuore della creatività e dell’arte musicale.
Con questa introduzione, iniziamo un nuovo capitolo della storia di ZeroPuntoZeroMHz dove intervisteremo degli artisti poco conosciuti al grande pubblico, ma che hanno tutte le potenzialità per essere “Qualcuno di importante”.
Oggi iniziamo questo percorso con il celebre rapper di San Giorgio di Nogaro (Udine), il grande Massimo “Bbsmalls” Ulliana che ci ha concesso un intervista esclusiva.
Come hai iniziato la tua carriera musicale?
La mia carriera musicale inizia fin dall’età di 10 anni mi ricordo che registravo dei pezzi in radio di Neffa Gente guasta sottotono e cercavo di unirle tagliando gli spot radiofonici e sovrapponendo i pezzi musicali in maniera continua facendo uscire più tracce ma senza pause , ovviamente con una ritmica e un beat similare cercando di rendere la traccia più fluida, tutto con ovviamente le classiche cassette stereo la qualità non era il massimo ma il sound sembrava quello giusto.
Quali sono state le tue influenze musicali?
Le mie influenze musicali nascono da Neffa con i Sanguemisto, Bassi Maestro, Joe Cassano, Inoki , Fabri Fibra, Truceklan ma tuttavia ho sempre voluto fare qualcosa di diverso di lanciare messaggi diversi da questi cantautori , creare un rap diverso che lanciasse dei messaggi positivi, che raccontasse contesti positivi , perché ho sempre pensato al fatto che se un domani avessi avuto una famiglia un figlio non fossi ricordato per quel rapper che parlava di droga anzi ho rinunciato a fare i soldi per creare questo genere di rap che parla di esperienze positive ho sempre cercato di amalgamare ogni tipo di base anche bit che non fosse rap per dimostrare che questo rap può unire tutti i generi musicali in acustica, basta avere il flow giusto per ogni traccia.
Quali argomenti ti ispirano nella scrittura dei tuoi testi?
Gli argomenti che mi ispirano tanto nei miei testi sono le persone dimenticate, le persone che hanno problemi, le persone povere sia a livello materiale sia a livello di autostima, e soprattutto le persone malate come me , perché se ho avuto la forza di essere arrivato dove sono ci sono arrivato dalla povertà dal umiltà dal onesta, la spinta più forte è stata nel 2017 quando in chirurgia in pneumologia mi disse davanti a mia madre allora avevo 35 anni mi disse che avendo questa pneumopatia non potevo andare in aereo dovevo limitare la mia vita perché purtroppo questa malattia non da preavvisi puoi andare a dormire e il giorno dopo non svegliarti. Questa è stata una frase che non potrò mai dimenticare e che mi ha dato la forza e la spinta di voler lasciare un segno indelebile e positivo della mia vita da lì nasce Baby beat il mio primo singolo fatto con mio figlio perché sentendomi registrare e vedendomi impegnato sempre sui pezzi ha voluto contribuire all’uscita di questo brano e aveva solo 5 anni.
Come descriveresti il tuo stile musicale?
Il mio stile musicale e molto diverso dai soliti rapper non uso filtri mi piace adattare il flow a seconda del beat credo di essere molto diverso da tutti quelli che fanno i soldi perché parlano solo di gloria grana baruffe gang e spaccio sono molto versatile e questo l’ho imparato con l’esperienza facendo prove dedicando ore tra lavoro e musica, non sono diventato ricco perché da solo senza sponsor senza supporto ovviamente in un paese come il mio e già tanto aver raggiunto 25000 mila ascolti su Spotify.
Quali sono le sfide che hai dovuto affrontare nel tuo percorso come rapper?
Le sfide che ho dovuto affrontare sono state molte perché lo spazio non te lo da nessuno te lo devi creare ho cominciato a fare freestyle sotto casa come si può notare dai miei video su Facebook con i ragazzi alla quale piaceva sentirmi cantare mi proponevano dei beat loro da youtube ed io ci rappavo sopra, poi ci sono altri artisti friulani più conosciuti di me in quanto hanno avuto l’appoggio delle associazioni la possibilità di andare su telefriuli canale televisivo della mia zona quindi e stata dura raggiungere un posto dove essere riconosciuti per tutto lo sforzo fatto nel corso di ormai 30 anni di musica.
A quali progetti stai lavorando al momento?
Al momento sto lavorando a dei progetti con basi nuove molto strumentali dal bit particolare ma con l’assunzione dei farmaci che prendo diventa tutto ancor più difficile sto andando n po a rilento visto che sono farmaci molto pesanti Ad esempio il Lyrica 75mg palexia 100mg Cortisone 50mg tutti farmaci e antidolorifici che ti stordiscono anche psicologicamente.
Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?
La Canzone che mi è piaciuta di più in live acustica ALLA CASA DELLA MUSICA A BELFORTE A MONFALCONE IN RADIO E POSITIVO la trovate sia sul mio profilo Instagram sia su Facebook sia la puntata intera con il cantautore Ivan Comar.
Ed è stato veramente uno spettacolo scritta durante le prove della diretta tra l’altro avevo turno 6-14 quel giorno e avevo preparato la base tutta la notte.
Come ti prepari per un concerto?
Nei concerti mi preparo con la mia cuffia lancio le basi e ci canto se trovo qualcosa che suona meglio o qualche pezzo da migliorare lo scrivo subito mi piace tanto far partecipare il pubblico anche se finora ho fatto piccoli concerti ma mi hanno dato un sacco di soddisfazioni a me e al pubblico che mi segue. Tanti ragazzi passano sotto casa e gridano il mio nome l’ultima volta ho fatto preparare degli adesivi che ho regalato a loro lanciandoli dal terrazzo di casa. Quando mi vedono in giro mi chiedono sempre di fare qualche freestyle e cerco di accontentarli sempre fa piacere che quello che fai sia apprezzato, sono loro che ti danno la benzina per poi avviare il motore un po come le automobili, poi mio figlio chè è la mia vita mi da una forza incredibile ,anche se purtroppo la mia ex compagna ha deciso di di separarci e spero che avvenga il più tardi possibile perché l’ amore che provo per il mio ragazzo e incolmabile.
Qual è il tuo processo di scrittura dei testi?
Il processo di scrittura dei testi per me e come la preghiera sono li con le cuffie la mia base in un mondo quasi parallelo dove non c’è nessuno solo io e il mio studio mi concentro sul messaggio che voglio dare poi scrivo cancello riscrivo mille volte fino a trovare quella perfezione che non esiste ma che per me può sembrare a livello di ascolto può sembrare perfetta sono molto meticoloso ogni frase ha un significato importante ogni singola parola scritta per me e vita. Passo mesi a riscrivere un testo per cercare di renderlo sempre migliore, a volte ci passo anche troppo tempo.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri come artista?
I miei obiettivi futuri sono fare un pezzo per la quale la gente si ricordi di me come il pezzo che abbiamo fatto grazie alla vostra collaborazione a Natale, che poi è stato donato alla BIO di Udine i Bambini malati ricoverati all’ospedale.
Pezzi che ti restano nel Cuore, PER SEMPRE PEZZI UNICI.