Non vi è Enciclopedia, Storia o Letteratura del settore musicale che non dia uno spazio alla storia degli Alunni del Sole (Storia della musica italiana – G.Borgna, Enciclopedia della musica a cura di Renzo Arbore). Da Canzoni e cantanti: ” Paolo Morelli e gli Alunni del Sole fin dal loro primo 45 giri nel 1968, l’Aquilone, seguito l’anno dopo da Concerto, il loro primo successo di massa, già affascinavano gli ascoltatori per le loro delicate atmosfere, in cui si parlava di amore, ma già con venature di moderno progressive.
Fu Renzo Arbore a farli uscire dall’anonimato chiamandoli nella trasmissione televisiva “Speciale per Voi”. Il gruppo, che trae il proprio nome dal titolo di un famoso romanzo di Giuseppe Marotta “gli Alunni del Sole”, è una storia lunga tanto quanto un gigante che affonda un piede negli anni ’70 e l’altro nei tempi di oggi. “Alunni del Sole” Ë un progetto che nasce nei primi anni ’70 intorno alla personalità di Paolo Morelli, che con le sue composizioni ha dato vita alla colonna sonora e poetica di questa lunga storia. Circa 150 canzoni pubblicate – tutte scritte e composte da Paolo Morelli – hanno finito per intrecciare ed identificare la storia personale di un cantautore, con una proiezione fantastica – che chiamiamo Alunni del Sole – nella quale entrano poi a far parte tante componenti.
Nei primi anni ’70 scrivendo un articolo per la Produttori Associati, Paolo Morelli – quasi in una sorta manifesto personale – parlava del suo modo di sentire la canzone. L’articolo si intitolava “Canterò l’amore”.
Per Paolo Morelli l'”amore” da cantare era l’amore rivissuto attraverso il ricordo dei momenti di solitudine.
Egli sosteneva che in questa maniera l’amore diventava ancora più struggente in quanto si arricchiva, poi, dei “contorni dell’amore”. Ecco che in queste canzoni entrano scenari meravigliosi, quali le notti in riva al mare, corse nei campi, tramonti infuocati, oppure stanze colorate o cortili o, perchè no, i vicoli di Napoli.
Sempre nello stesso articolo Paolo Morelli chiariva che l’uso del linguaggio avrebbe in un certo qual modo risentito della sua passione per la poetica simbolista, così come le sue melodie non avrebbero potuto non subire l’influenza della scuola classica – avendo studiato per tanti anni pianoforte – nonchè della grande tradizione della musica napoletana.
Sempre nello stesso articolo Paolo Morelli chiariva che l’uso del linguaggio avrebbe in un certo qual modo risentito della sua passione per la poetica simbolista, così come le sue melodie non avrebbero potuto non subire l’influenza della scuola classica – avendo studiato per tanti anni pianoforte – nonchè della grande tradizione della musica napoletana.
Dai contenuti di questo articolo ad oggi, la storia degli Alunni del Sole viene raccontata da tanti dischi pubblicati e da tanti riconoscimenti ricevuti nel corso di una lunga carriera: una vittoria al Festivalbar nel ’78 con Liù, due Telegatti Sorrisi e Canzoni TV ed altrettante vittorie a Vota la Voce (1977-1978), una Maschera d’argento (1979), diversi premi della critica ed il prestigioso Premio Carosone conferito a Napoli nel mese di dicembre 2010.
Questo libro è dedicato all'analisi degli spettacoli di teatro canzone della coppia Gaber-Luporini negli anni Settanta. L'approccio è duplice: da un lato le relazioni di questo teatro musicale con il contesto storico, sociale, culturale, artistico e politico di quel periodo; dall'altro lo studio della struttura di ogni singolo spettacolo. Il prologo, dopo aver ripercorso il cammino storico e artistico che ha portato il cantante e presentatore televisivo Giorgio Gaber a […]