Popa Chubby, al secolo Ted Horowitz, ha rockeggiato il blues nel suo modo feroce e pieno di sentimento per più di 30 anni. Nel corso di una carriera che risale al 1994, è stato una forza da non sottovalutare alla chitarra, e il suo modo di suonare tempestoso e pieno di sentimento non è mai stato così potente. Una figura imponente con la testa rasata, le braccia tatuate, il pizzetto e uno stile di performance che descrive come “gli Stooges incontrano Buddy Guy, i Motörhead incontrano Muddy Waters e Jimi Hendrix incontra Robert Johnson”, Popa Chubby è un personaggio accattivante che è uno dei le figure più popolari del genere.
La sua carriera è sempre stata quella di andare avanti e ritagliarsi un posto nell’imponente terreno del mondo della musica, superando le probabilità per continuare a crescere e maturare come forza creativa.
Ha costruito una base di fan in costante aumento in tutto il mondo, dove in molti territori è una star. Nato a New York, i primi concerti di Horowitz sono stati nella scena punk di New York come chitarrista per quello che secondo lui era un “pazzo artista giapponese con effetti speciali in un kimono chiamato Screaming Mad George che ha avuto uno spettacolo ispirato a un film horror”. Sin dall’inizio
era immerso nel rock ‘n’ roll come teatro e imparò da George e altri che suonavano i CBGB all’epoca che includevano i Ramones, i Cramps, Richard Hell, la cui band, i Voidoids si unì che il rock ‘n’ roll dovrebbe essere pericoloso . Riflette: “Musicisti come i Ramones ei Sex Pistols non erano solo band. Erano una minaccia per la società”.
Il Blues, tuttavia, è stato il fondamento del suo stile di gioco. Ricorda: “Da quando sono cresciuto con Hendrix, Cream e Led Zeppelin, quando ho iniziato a suonare il blues nei club di New York ho capito che anche il blues doveva essere pericoloso. Non era solo per aver suonato in gruppi punk. Howlin’ Wolf e Muddy Waters erano uomini pericolosi. Ti taglierebbero o ti sparerebbero se lo ritenessero necessario, e Little Walter ha messo in valigia una pistola e non esiterebbe a usarla. Quel pericolo è una parte reale del blues e lo tengo vivo nella mia musica”.
Popa Chubby è il suo uomo nel bene e nel male. Riflette: “Vivo in un periodo selvaggio, ed è da lì che viene l’ispirazione. Ci sono i miei problemi, ma il quadro è molto più grande di me e della mia situazione. Tutto sta crollando nel mondo. Le linee sono in corso di ridefinizione. Tutti abbiamo bisogno di qualcosa”.
A dieci anni dalla scomparsa, un sincero ricordo, diffuso e articolato, di un artista eclettico e geniale animato da moltissimi interessi e grandi passioni "Mi piace la vita, mi piace giocare, ridere, scherzare ma anche lottare. Quindi lotterò sempre davanti all'intolleranza, ai pregiudizi, davanti a tutti quelli che sono i meccanismi di autoconservazione della borghesia, che io personalmente non sopporto." Lucio Dalla Realizzato in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla […]