Nel panorama della musica italiana c’è un progetto musicale davvero speciale, una band speciale, che negli ultimi cinque anni circa sta raggiungendo una buona notorietà, la band non è nuova nell’ambito della musica italiana, è attiva da 30 anni. Non è però il successo l’obbiettivo dei Ladri di Carrozzelle ma è fare musica, divertirsi e portare valore. ll loro valore come artisti e soprattutto come persone, quello dell’inclusività e della diversità attraverso la musica. Contro ogni barriera fisica e mentale, perché la musica unisce e anche persone diversamente abili possono unirsi, spinti dalla passione comune, formare una band e fare musica.
Oggi a Zero Punto Zero parliamo dei Ladri di Carrozzelle, la band che non ti aspetti, è stato il primo gruppo del panorama musicale italiano formato principalmente da artisti con disabilità e ad oggi il gruppo è molto affiatato e determinato.
La loro storia è iniziata nell’estate 1989 quando un gruppo di ragazzi affetti da distrofia muscolare che si trovano in vacanza, in un soggiorno estivo, scoprono insieme ad un loro operatore la passione comune per la musica e decidono di rivedersi al ritorno a Roma. Il quartiere di Tor bella Monaca, dove la maggior parte dei ragazzi abita, è il punto di ritrovo. Qui decidono di dare vita ad un gruppo musicale, dopo aver assistito insieme a tanti concerti degli artisti più famosi, uniti dalla comune passione, dalla voglia di viaggiare e conoscere gente, nonostante tutto. Il gruppo oltre alla principale attività concertistica si pone come obiettivo anche quello di diffondere un’immagine insolita della disabilità, affrontare tutto con leggerezza, ottimismo e buonumore. Creano anche attività collaterali quali concerti e dibattiti nelle scuole dove i “Ladri” propongono spettacoli di sensibilizzazione e aiutano gli studenti a riflettere su pace, musica e diversità.
La prima formazione del gruppo fondatore è composta da dieci persone in carrozzella e una in piedi, comprendeva esclusivamente persone affette da distrofia muscolare, malattia degenerativa che colpisce e debilita progressivamente i muscoli. In quella formazione la batteria ad esempio, nell’impossibilità di essere suonata da un solo musicista, è stata divisa in quattro parti, così come il basso è stato sostituito da un sintetizzatore a tastiera che ne riproduce fedelmente il suono. Nonostante le difficoltà nei primi dieci anni hanno pubblicato otto cd, di cui quattro singoli, il primo del 1992 a cui ancora oggi il gruppo attuale è affezionato è “Distrofichetto”, la canzone contenuta nell’omonimo album, dal testo molto diretto, suscitò anche scandalo negli anni in cui uscì.
Da ricordare è anche la prima partecipazione al concertone del 1° Maggio in Piazza San Giovanni a Roma nel 1995 oltre che diverse esibizioni in programmi televisivi Rai. Altri brani importanti dei primo decennio sono “Diversi da chi”, “Regina Coeli” e “Anima mia” cover rivisitata dei Cugini di Campagna. Da ricordare è l’album “Scuolatour” il primo album creato proprio per il progetto di sensibilizzazione nelle scuole del 1999. Successivamente l’aggravarsi della malattia dei fondatori ha costretto i “ladri” ad aprire la band a nuovi componenti, il gruppo è stato aperto anche a persone con disabilità fisiche e psichiche, gli avvicendamenti sono stati costanti negli anni.
Il loro lavoro discografico prosegue nel 2000 con l’album “Sparta (e dintorni)”, nello stesso anno partecipano a Tor Vergata allo spettacolo per il Giubileo, in mondovisione, davanti a due milioni di persone. Da ricordare nel 2006 la pubblicazione del loro 12° album “Ladrenalina” presentato in anteprima durante il concerto del 1° maggio a piazza San Giovanni. Nel 2007 arriva l’album “Prendila comoda” presentato durante un lunghissimo tour nelle scuole.
Tra il 2008 e il 2010 si apre una nuova fase per i Ladri di Carrozzelle, grazie all’incontro con la Cooperativa Arcobaleno di Frascati, si apre l’attività ad ogni forma di patologia, non solo fisica ma anche psichica e psichiatrica. La nuova formazione porta i Ladri di Carrozzelle a pubblicare un nuovo disco nel 2011 dal titolo “SMS – Solo Musica Sbrock”, perché “Sbrock” diventa la musica e l’attività live dei ladri di carrozzelle, un mix esplosivo di leggerezza, ottimismo, buonumore e l’immancabile autoironia dei componenti del gruppo. Il gruppo si esibisce in tutta Italia tra scuole teatri e piazze. Nel 2017 aprono la serata finale del Festival di Sanremo con il loro brano “Stravedo per la vita” contenuto nell’album “Completamente fuori” disco in perfetto stile “sbrock” dai brani ricchi di allegria e ironia, un disco completamente fuori come i componenti della band.
Nel 2018 la band arriva ad esibirsi a Bruxel, al Parlamento europeo nell’evento “Europa: Arte, Spettacolo e Disabilità – L’esempio Italiano”, organizzato dal vice-presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, per presentare le politiche italiane all’avanguardia nell’inclusione. Da settembre 2019 ad oggi, sono autori della colonna sonora della trasmissione “O Anche No”, docureality sul sociale e sull’inclusione, in onda la domenica su Rai due.
Insomma che dire ? Avevamo detto all’inizio dell’articolo che i Ladri di Carrozzelle non cercano il successo ma lo hanno ottenuto lo stesso con il loro valore, soprattutto come persone ed artisti. Il collettivo è un progetto unico per la sua composizione, formato da persone con disabilità. E’ un progetto musicale di inclusione sociale che nel mondo del pop/rock mondiale non esiste pari al loro. Attualmente i ladri di carrozzelle sono un’attività laboratoriale della Cooperativa Arcobaleno di Frascati, il gruppo attuale coinvolge una ventina di persone con disabilità, numero in costante aumento, come quello dei volontari che li accompagnano ed assistono nelle loro necessità. Si alternano a seconda degli impegni.
In 30 anni di gruppo musicale, più di 50 artisti con disabilità hanno suonato nella band, hanno all’attivo più di 1500 concerti, con una media di 50 annui ma con punte di 100. Dal 1992 hanno incontrato più di 30.000 studenti durante le esibizioni nelle scuole di ogni ordine e grado. Più di 200 concerti realizzati all’interno dei progetti di sensibilizzazione sulle diverse abilità, sulla diversità come valore, la pace, l’ambiente. La band porta nelle proprie canzoni la voglia di divertirsi toccando tematiche più serie ma sempre con allegria, ironia e il sorriso di chi vuole farcela nella vita.
Vi lasciamo con il video di uno dei loro ultimi brani. Buona ascolto.
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