Gino D’Eliso triestino di adozione ama visceralmente questa città, una città che è sempre stata in bilico fra l’oriente e l’occidente, ed è questa vivere sempre su un confine a donargli ritmi e canzoni decisamente poco usuali per l’Italia d’allora, anni dopo ci proveranno i CCCP con maggior fortuna.
In questo suo “Ti Ricordi Vienna?” (1977) si spazia fra Bellezze Normanne e Notti d’Erasmo o ci si perde nei ricordi di una fumosa Vienna. Così con uno sguardo verso il centro Europa e i piedi ben saldi nel Mediterraneo Gino d’Eliso propone una nuova via alla scuola cantautorale italiana anche se pochi hanno avuto il coraggio di seguirlo, resterà per sempre uno tra gli artisti difficili da inquadrare, spesso in anticipo sui tempi, sempre in lotta con un sistema che gioca a corteggiarti e/o scaricarti.
Riascoltare questo lavoro dopo oltre trent’anni non può farci che sorridere e restare imbarazzati pensando a ciò che dominava la classifica italiana in quell’anno. Gino D’Eliso è, al pari di altri sfortunati autori, una meteora che tenta di illuminare il già stantio mondo discografico Italiano che si avvia mestamente verso il baratro.
Dopo questo lavoro, che finì quasi inosservato, Gino decise di abbandonare la scena discografica mondiale ma non prima di averci dedicato i suoi “Cattivi Pensieri” (1983).
Nel novembre 1968 ha raggiunto la vetta, nel Regno Unito, con la sua versione di "A Little Help from My Friends" dei Beatles. La sua carriera decollò dopo aver cantato quella canzone a Woodstock nell'agosto 1969. Un secondo successo britannico arrivò con una versione di "Delta Lady" di Leon Russell nell'autunno del 1969 (a quel punto, Russell era il direttore musicale di Cocker) ed entrambi i suoi album, With a […]