UTOPIA-IA-O è stato anticipato dai singoli“
Viva Caporetto” (
guarda il visual video) e “
Mamma mia che brutte facce” (
guarda il visual video) entrambi rappresentativi del cambio di registro sonoro che la cult band napoletana ha attuato per questo lavoro.
Nei brani troverete il glam rock, sonorità carnevalesche a ritmo marziale; assurdità hard rock e ritmi latini creano un miscuglio che trae ispirazione da gente del calibro di David Bowie, Gary Glitter, Marc Bolan, Roxy Music, Bauhaus, Ultravox, Blondie, Renato Zero, Kraftwerk, The Stranglers; ma l’ispirazione arriva anche dall’IT-POP più obliquo (Matia Bazar, Radius, Decibel) e contemporaneo (Caparezza, La Rappresentante di Lista, Nada).
LE CANZONI
Dopo più di un decennio trascorso a suonare musica da ritorno al futuro Nino Bruno e le 8 Tracce decidono di liberarsi di ogni severità. In Utop-ia-o si parte leggeri, con poche sovrastrutture, si sorride a mostri seriosi (Mamma mia che brutte facce) e si flirta impunemente con una grande sconfitta nazionale, attraversata a passo di on’nagata come fosse un’occasione da non perdere (Viva Caporetto).
Queste canzoni – dispositivi in cui personaggi e performer, entrambi instancabili (Io non mi stanco mai), si somigliano e si confondono – si tengono a debita distanza dall’ostentazione di virtù civiche oggi così trend topic. Per una volta non è l’attualità a decidere su chi e cosa puntare il riflettore: preparatevi ad incontrare donne/uomini a un tempo eccentrici e comuni, sorretti da una volontà ferrea (Scheletro di ferro, Imbrogliona, E furba io; vere focus track del disco), mercenari senza ingaggio, giocatori d’azzardo che prima hanno puntato a far saltare il banco e poi hanno lasciato il gioco a metà per andare a soccorrere un gatto.
In caso di pericolo contattare Serge Gainsbourg.
La tracklist:
1. Mamma mia che brutte facce
2. Scheletro di ferro
3. Se vuoi essere ricco
4. Viva Caporetto!
5. Imbroglione
6. Io non mi stanco mai
7. Solitario
8. Piacere, Prestigio, Gioielli
9. Volontà & Disperazione
10. E furba io
11. Fine dell’era cool