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“Dietro le Onde Virtuali di Studio Blue Radio: Un’intervista esclusiva con i Creatori della Radio Online che Celebra la Musica e gli Artisti”

today31 Marzo 2024

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“Dietro le Onde Virtuali di Studio Blue Radio: Un’intervista esclusiva con i Creatori della Radio Online che Celebra la Musica e gli Artisti”

Benvenuti a questa intervista con il fondatore e l’equipe di Studio Blue Radio: Frank Julian.

Studio Blue Radio è una radio online innovativa che si dedica a trasmettere programmi in lingua inglese incentrati sulla musica e sugli artisti delle varie arti.

Con un’esperienza sulle onde virtuali che si estende per un certo numero di anni, Studio Blue Radio è diventata una delle voci più riconosciute nel mondo delle radio online. La sua missione è quella di fornire contenuti interessanti, coinvolgenti e stimolanti che appassionano gli ascoltatori e che li tengono connessi con la scena musicale internazionale.

Uno dei punti di forza di Studio Blue Radio è la sua passione per la scoperta di nuovi talenti. Grazie a una curatissima selezione di musica di artisti emergenti, molti di questi sono stati in grado di ottenere un’esposizione e una visibilità che altrimenti sarebbero state difficili da raggiungere.

Ma Studio Blue Radio non si ferma solo alla musica. La radio ospita anche programmi che fanno luce sulla carriera e le esperienze di artisti provenienti da altri ambiti, come la pittura, il cinema, la danza e il teatro. Questi programmi offrono un’opportunità unica per gli ascoltatori di entrare nello spazio creativo di questi artisti e di scoprire le loro passioni e le loro storie personali.

Con una programmazione variegata e di qualità, Studio Blue Radio si impegna a fornire ai suoi ascoltatori un’esperienza radiofonica coinvolgente, sempre alla ricerca di talenti emergenti e offrendo un piattaforma per gli artisti di tutti i settori.

In questa intervista, avremo l’opportunità di conoscere meglio il team dietro Studio Blue Radio, le loro motivazioni, le sfide che hanno affrontato nel creare e gestire una radio online di successo, oltre a scoprire cosa riserva il futuro per questa radio innovativa.

Senza ulteriori indugi, iniziamo questa emozionante intervista con Studio Blue Radio!

Qual è stata la tua ispirazione per creare Studio Blue Radio?

Carissimo Alex, ti ringrazio tantissimo per avermi nuovamente invitato nella tua webzine e, soprattutto, per avermi inviato queste domande su Studio Blue Radio.
Comincio col dire che, prima del 15 Dicembre 2019 (giorno dell’inaugurazione di Studio Blue Radio) portavo avanti, da un anno circa, un format dal titolo “Conduzioni radiofoniche Milanesi a Palermo” per la web radio milanese Radio Limite & Sintonia. Una volta terminata questa esperienza, decisi, insieme a un gruppo di persone, di realizzare una nostra web radio: Studio Blue Radio. Perché Studio Blue?
Ero proprietario di un’azienda d’informatica di ricondizionamento PC nel palermitano e le pareti del mio laboratorio erano di colore blu. Ecco perché il nome di Studio Blue Radio.

Da quanto tempo esiste Studio Blue Radio?

Studio Blue Radio esiste dal 15 Dicembre 2019, una realtà nata dal nulla. Spero che nel tempo si possa trasformare in qualcosa di davvero grande. Soprattutto per gli speaker, che mettono anima e cuore in quello che fanno.

Quali sono i principali programmi trasmessi sulla radio?

I nostri format sono i seguenti:
Il lunedì alle ore 20.00 abbiamo Taste Massive è il format in cui si parla di musica e generi musicali condotto dal grande Albert Taste.
Sempre di lunedì alle ore 21.00 (questo a cadenza mensile), abbiamo Listen To My Religion condotto dal grande Fulvio Milone, il nostro professore, in cui spieghiamo come il satanismo influenza alcuni generi musicali.
Sempre di lunedì ripartirà il format Salotto condotto dal grande Mico Argirò per trattare poesia, arte e letteratura con ospiti davvero interessanti.
Il martedì alle ore 21.00, ci sono io con MHD (Music High Definition), in cui mi occupo di intervistare artisti e alle volte anche personaggi che stanno dietro le quinte nella scena musicale.
Il mercoledì alle ore 21.00 abbiamo I Dissidenti a cura di Betty Tagliati: in questo format vengono intervistati artisti di vario genere anche in ambiti molto curiosi.
Il giovedì alle ore 18.30 abbiamo Parole fra Le Note del Colletivo Scrittori Uniti, in cui si intervistano giovani autori e non solo.
Sempre di giovedì alle ore 20.00 abbiamo Più Bemolle Che Diesis, format in cui vengono intervistati ospiti vari su vari argomenti.

Qual è il target di ascoltatori che preferite raggiungere?

Beh, il nostro target sono senza dubbio persone interessate a quello che succede, che abbiano non solo la volontà di comprendere, la curiosità di porsi domande ma anche, e soprattutto, il garbo di ascoltare anche opinioni che magari hanno bisogno di essere argomentate, in quanto opinioni e non giudizi. Persone che non chiudono la porta a un pensiero diverso dal proprio. Su Studio Blue Radio si parla liberamente di tutto ma sempre nel rispetto e con educazione.

Come selezionate la musica da trasmettere sulla radio?

Di solito siamo contattati da uffici stampa, etichette e artisti che ci inviano il loro materiale. Dopo un attento ascolto, che potrebbe comportare anche dei no, organizziamo l’intervista in radio. Studio Blue Radio, vuole mantenere uno standard alto e qualitativo soprattutto della musica.

Quali sono alcune delle vostre rubriche più popolari?

I format più popolari sono:
– Parole fra le note del Collettivo Scrittori Uniti
– Più bemolle che diesis di Giovanna Cardillo
– Listen To My Religion di Fulvio Milone
– I Dissidenti condotto da Betty Tagliati
– Salotto di Mico Argirò
Questi sono i format più popolari e più ascoltati di SBR, anche se in realtà tutti i format vengono ascoltati, ma questi son quelli che prendono qualcosa in più come numero di ascolti.

Avete intervistato qualche artista famoso finora? Chi sono?

Sì, abbiamo anche avuto voci importanti di diversi settori che hanno catalizzato un bel riscontro.
Nomi magari noti nei settori d’appartenenza e alcuni YouTuber con diverse decine di migliaia di follower (vedi Red Sprecacenere, Marco Zanoni per citarne alcuni). Ma abbiamo intervistato anche associazioni importanti a livello globale come Anonymous for the Voiceless che si occupa di attivismo vegano in modo serio e competente: ad oggi, uno dei podcast più ascoltato (e lo diciamo con un certo orgoglio).

Come coinvolgete gli artisti nella programmazione della radio?

Gli artisti ci vengono molto spesso forniti dagli uffici stampa oppure si auto candidano per un’intervista.
Ovviamente come detto prima, non tutti accedono ai microfoni di SBR, se non dopo un’accurata selezione.
La cosa bella di Studio Blue Radio è che capita non di rado di approfondire i rapporti con gli intervistati e alcuni finiscono per diventare parte del team. Questo accade perché chi scegliamo di intervistare ha qualcosa di interessante da dire che va oltre la propria voglia di successo come musicista o qualsiasi altra cosa si consideri.

Organizzate eventi o concerti in collaborazione con gli artisti?

Magari! Ma, in questo momento, notiamo che qualcosa ci fa sentire a disagio rispetto all’ambiente musicale: ci sembra che il livello di competizione abbia preso una piega poco interessante, quasi di strafottenza e, francamente, a noi interessa poco agire in un contesto simile. Naturalmente siamo ansiosi di abbracciare progetti che si discostano da queste dinamiche e ci renderebbe davvero orgogliosi poter supportare iniziative che supportino artisti che credono in quest’arte meravigliosa che è la musica: se ci siete, fate un colpo!
Per il momento ci arruoliamo nel settore dell’editoria e il 20 – 21 Aprile saremo a Rivoli (TO) per l’evento Libri in Piazza 2024 organizzato dal Collettivo Scrittori Uniti, in cui intervisteremo scrittori e altre figure interessanti legate all’evento.

Quali sono i vostri piani futuri per Studio Blue Radio?

Raggiungere più persone possibile perché vorrebbe dire che ci sono persone che hanno voglia di ascoltare qualcosa fatto in modo genuino e onesto. Ci crediamo e vorremmo davvero che chi viene ai nostri microfoni possa avere un pubblico vasto e attento per diffondere il proprio pensiero. Riconosciamo che sia difficile, ma ci stiamo provando con tutte le nostre forze.

Avete una presenza sui social media? Quali piattaforme utilizzate?

Di solito noi lavoriamo sul nostro sito www.studioblueradio.it ma siamo disponibili anche su Facebook, Instagram, X ed è possibile ascoltare tutti i nostri podcast su tutti i digital stores.

Come coinvolgete gli ascoltatori nella programmazione della radio?

Al momento è presente una chat in cui poter lasciare messaggi anche se non siamo in onda. La trovate sul nostro sito, in basso a sinistra: è un balloon azzurro con l’icona di un fumetto. E naturalmente possono anche scriverci via mail.

Che tipo di feedback ricevete dagli ascoltatori?

Molto spesso riceviamo complimenti perché ritengono che Studio Blue Radio sia una bella realtà, i nostri ascolti si sono quasi triplicati nell’ultimo periodo. Oppure, per molti nostri speaker, un trampolino di lancio anche per altri progetti.

Avete mai organizzato contest o concorsi per gli ascoltatori?

No, però lo pensiamo spesso di organizzare qualcosa del genere, dobbiamo solo trovare l’idea giusta ed eventuali fondi.

Qual è stata la trasmissione più memorabile finora su Studio Blue Radio?

Tutti i format di Studio Blue Radio sono memorabili, perché una volta che fidelizziamo l’ascoltatore poi sarà lui a scegliere cosa e chi ascoltare.

Quali sono i criteri per selezionare gli ospiti delle vostre trasmissioni?

Dipende dal programma, perché è anche vero che lasciamo carta bianca ai nostri fidati collaboratori, vedi il Collettivo Scrittori Uniti, Betty Tagliati e Mico Argirò. Per quello che riguarda la musica, sicuramente ascoltiamo i brani che ci vengono inviati e solo dopo essere convinti musicalmente, ci informiamo meglio sull’artista. Ci interessano poco i grandi numeri, i grandi nomi o i grandi palchi: la musica ci piace? L’artista è interessante? Ok!

Come mantenete la vostra programmazione fresca e interessante per gli ascoltatori?

Cerchiamo dei format che nessuna radio trasmetterebbe a cuor leggero! Sappiamo che dai nostri speaker verrà sempre qualcosa di imprevedibile, ci piacciono proprio per questo.

Avete notato un aumento dell’audience nel corso degli anni?

Si! Abbiamo notato che la radio oltre che essere ascoltata in Italia, viene ascoltata anche in altre parti del mondo. Questo perché, essendo un informatico sto cercando di curare tutta l’indicizzazione del sito e della radio distribuita anche sui vari digital stores. Ma soprattutto i podcast stanno avendo una bella perfomance: questo significa che, se anche un ascoltatore manca la diretta, non si scorda di ascoltarci in un secondo momento.

Cosa ti rende più orgoglioso della tua radio?

Ciò che mi rende orgoglioso, sono i miei collaboratori; sono coloro che hanno sposato il progetto e la mission di Studio Blue Radio.

Quali sono alcune sfide che avete affrontato nell’essere una radio online?

Le sfide sono state tante e continuano ad essere tante, ma noi cerchiamo sempre e comunque di andare avanti. Anche perché una web radio ha una gestione un po’ diversa da quella FM, in alcuni aspetti è simile, ma in altre è diversa. Un’altra nostra sfida è mantenere gli internauti sul nostro sito, dato che il mondo di internet è ampio e vasto. Tra l’altro ci stiamo implementando a livello audio. Pian piano arriviamo all’obiettivo.

Come promuovete Studio Blue Radio per attirare nuovi ascoltatori?

Di solito con i personaggi che intervistiamo e attraverso i social. Ad aprile parteciperemo all’evento organizzato dal Collettivo Scrittori Uniti.

Qual è la vostra filosofia principale dietro la programmazione della radio?

La nostra filosofia è questa: serietà!
Anche se siamo una realtà piccola ci teniamo alla serietà e al servizio che offriamo a chi viene intervistato e a chi ascolta. E oggi giorno è difficile trovare serietà in queste realtà presenti nel nostro underground.

Avete mai collaborato con altre radio o organizzazioni nel settore musicale?

No! Non abbiamo mai provato a collaborare (anche se per noi sarebbe anche un enorme piacere) perché gli altri ci vedono come la “concorrenza”, quando alla fine, non siamo concorrenti a nessuno. Come ti dicevo nelle interviste, ci relazioniamo con artisti indipendenti, uffici stampa e/o etichette discografiche che ci propongono sempre nuovi artisti da intervistare. Ma molto spesso siamo noi che andiamo alla ricerca di progetti particolari, proprio per portarli in radio e farli conoscere al nostro pubblico.

Come si differenzia Studio Blue Radio dalle altre radio online?

A questa domanda ti rispondo così:
“Avete mai sentito parlare degli “OOPART” ? Sono oggetti che non dovrebbero appartenere all’epoca a cui si riferisce la loro datazione. Eppure la storia dei ritrovamenti ne è piena: rappresentazioni egizie di elicotteri, lampadine, rappresentazioni maya di astronavi e tute spaziali, bulloni troppo antichi per essere ancora stati inventati; e ancora, teorie complottistiche si arricciano attorno a figure aliene… poi perché gli alieni non dovrebbero esistere? Forse non come umanoidi grigi, verdi o bordeaux, ma perché no?
Su Studio Blue Radio ci sentiamo un po’ così: alieni, alieni nel mondo radiofonico perché non cediamo a regole vetuste o di visibilità; e anche un po’ OOPART, un po’ fuori dal tempo.
Un qualcosa ci piace? Ci crediamo? Lo trasmettiamo, punto.
Crediamo in ciò che scegliamo e soprattutto ascoltiamo: gli artisti di tutte le discipline si raccontano ed esprimono e noi condividiamo questi momenti con voi. Certo, diciamo anche dei “no”, ma c’è sempre una ragione.
L’universo brulica di meraviglia e siamo convinti che ce ne siano tante anche qui sulla Terra. Come diceva sempre il caro Fox Mulder: I want to believe.
Anche noi ci crediamo.”

Quali sono i vostri programmi più ascoltati?

Tutti i nostri format sono abbastanza ascoltati.

Qual è il vostro rapporto con gli artisti emergenti?

Di solito durante le interviste cerchiamo di tenerli a loro agio e farli sentire accolti nella nostra radio. Con alcuni di loro sono anche nate delle amicizie, collaborazioni e alcuni di loro sono divenuti anche speaker della radio.

Avete qualche suggerimento per gli aspiranti artisti che vorrebbero essere presenti sulla vostra radio?

Molti degli artisti già ci conoscono e ci contattano direttamente. In ogni caso un bel link a youtube e una breve bio o link, inviati via mail.

Qual è stata la vostra strategia di marketing per aumentare la visibilità di Studio Blue Radio?

Puntare ad argomenti interessanti e specifici.

Qual è il messaggio principale che volete comunicare attraverso Studio Blue Radio?

Come diceva il buon caro Fox Mulder (vd. X-Files) : “I want to believe”; credere in qualcosa, in un progetto, farsi domande, andare sempre alla ricerca di qualcosa che ci faccia fare un passo avanti, soprattutto non avere paura di non essere conformi a uno standard o di confrontarsi con opinioni diverse.

Qual è la cosa più gratificante di gestire Studio Blue Radio?

Avere riscontro dal pubblico, conoscere nuove persone e la realtà che le circonda.

 

Qui si conclude la nostra intervista a Frank Julian.

Iniziate a seguire STUDIO BLUE RADIO

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Scritto da: alex

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