As Falls Wichita, So Falls Wichita Falls Pat Metheny. Questo sforzo solista congiunto di Metheny e del pianista e collaboratore Lyle Mays è un album impressionante. Nel processo di allontanarsi dai confini dell’ambientazione del quartetto degli album precedenti, Metheny e Mays preannunciano un suono più elegante ed etereo degli anni Geffen della band su parti della traccia che da il titolo all’album. E mentre questo brano, lungo come un lato del disco, ha alcuni momenti da sogno, si ha la sensazione di un matrimonio jazz fusion e prog rock di Metheny per fortuna mai completamente esplorato. L’equilibrio dell’album va bene, con il momento clou è il ricordo di Bill Evans, “September Fifteenth” (la data della scomparsa di Evan, che si è verificata durante la registrazione dell’album). Metheny e Mays optano opportunamente per un duetto sereno e leggermente elegiaco per pianoforte e chitarra acustica. Il set è bilanciato dalla flotta Americana di “Ozark” e dallo scambista aerodinamico “It’s for You”. Condita da percussioni integrali e di buon gusto da parte di Nana Vasconcelos, è certamente un disco utile da cercare per i fan, pur non essendo essenziale.
"Il potere della musica" racconta la storia di Ramzi Hussein Aburedwan da bambino dell'Intifada a studente di viola e in ne fondatore a Ramallah in Palestina di una scuola di musica, Al Kamandjati (Il violinista), oggi con diverse sedi nel territorio. Musicisti da ogni parte del mondo arrivano ad aiutarlo: un violista lascia la London Symphony Orchestra per lavorare nella sua nuova scuola, un'aspirante cantante d'opera britannica si trasferisce in […]