Una delle artiste più amate nel panorama italiano della musica è Elisa Toffoli, in arte semplicemente “Elisa” cantautrice straordinaria, in oltre vent’anni di carriera ha mantenuto il suo stile originale dalla voce calda e raffinata, subito riconoscibile. Nelle sue interpretazioni mai uguali ha iniziato cantando in inglese, lingua secondo lei più musicale, passando poi all’italiano per diffondere meglio i messaggi delle sue canzoni al pubblico di casa.
Nata a Trieste nel dicembre 1977 e cresciuta a Monfalcone, fin dalla sua infanzia è innamorata della musica, trascorre ore cantando insieme alle registrazioni di un’ampia varietà di artisti, tra cui Dolores O’Riordan, Björk, Alanis Morissette, Sarah Vaughan, Aretha Franklin, Ray Charles, Madonna ed Ella Fitzgerald. Ascolta inoltre moltissimo i Doors leggendo e ammirando i testi di Jim Morrison. Non ancora adolescente, Elisa prende lezioni di chitarra e all’età di undici anni inizia a scrivere i suoi primi testi e melodie. Il luogo in cui vive Monfalcone, nel Nord-Est Italia, contribuisce a sviluppare il multiculturalismo e la vocazione internazionale della futura cantautrice. La città infatti, benchè non sia Londra o New York, è una zona di confine, punto di transito nelle comunicazioni da e verso l’Europa centro-orientale. E’ vicino alla frontiera italiana con l’Austria e con la Repubblica Slovena, una sorta di crocevia culturale dove le tensioni dei Balcani incontrano la relativa stabilità dell’Europa occidentale. Città vivace anche riguardo la scena musicale, è anche grazie a questo che Elisa comincia a scrivere canzoni in inglese.
A tredici anni, mentre lavora come sciampista nel negozio di parrucchiera della madre e l’anno seguente inizia la scuola di segretariato d’azienda, comincia a esibirsi come corista, cantante e musicista in vari gruppi locali. Comincia a girare per il Friuli esibendosi per i locali, affrontando di tutto, dall’interpretazione di cover alle serate da piano bar. Mentre si esibisce scrive le sue canzoni inedite, in inglese, ed è desiderosa di avere dei giudizi professionali. Manda allora il materiale alla Sugar, casa discografica di Caterina Caselli che in breve tempo la manda a chiamare per un provino. Il talento di Elisa è evidente, la Caselli rimane positivamente impressionata dalla sua voce e dai suoi testi, gli concede l’opportunità di firmare un contratto con la casa discografica. Nel 1995 a diciassette anni Elisa è ufficialmente “arruolata” alla Sugar. Dopo la firma del contratto, l’anno successivo parte per Berkeley (California) insieme a Corrado Rustici (produttore di Zucchero Fornaciari, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni e collaboratore, in passato, di Whitney Houston e Aretha Franklin), dove trascorrerà due periodi lavorando alle canzoni dell’album d’esordio “Pipes & Flowers” scritto interamente in inglese. L’album esce nel settembre 1997 con brani come “Sleeping in Your Hand”, “Labyrinth” o “Cure me”
E’ subito un grande successo che apre le porte alla carriera di Elisa. L’album in poco tempo riscuote un notevole consenso radiofonico e di critica, è doppio disco di platino in Italia. Nel 1998 vince la Targa Tenco come miglior disco di debutto e viene pubblicato in diversi paesi Europei. La cantautrice collabora con diversi artisti italiani, tra cui Zucchero Fornaciari ed Eros Ramazzotti all’apertura dei loro concerti, si sposta poi all’estero, a Londra e a New York, alla ricerca dell’ispirazione per il suo secondo album, conosce diversi artisti e produttori impressionati positivamente dalla sua musica. Il suo nuovo album “Asile’s World” (Asile è Elisa scritto al contrario) rimanda a un mondo alternativo e contrario e rappresenta un faticoso momento di crescita della cantante, caratterizzato da arrangiamenti elettronici è pubblicato nel maggio 2000.
Dopo l’uscita dell’album che conferma il successo della cantautrice, nel 2001, Caterina Caselli le propone di partecipare alla 51ª edizione del Festival di Sanremo, Elisa accetta nonostante non apprezzi particolarmente le gare canore. Sul Palco del Teatro Ariston porta il suo prima canzone in italiano “Luce (tramonti a nord est)” il brano è scritto in collaborazione con Zucchero Fornaciari. La cantante friulana vince il Festival aggiudicandosi anche il premio della critica, mentre la giuria di qualità, presieduta da Gino Paoli, introduce un premio appositamente per lei, miglior interprete del Festival.
Elisa raggiunge i massimi livelli di successo in Italia, facendosi conoscere definitivamente dal pubblico. Successivamente diventa una presenza regolare nelle clasifiche musicali italiane.
Nel novembre 2003 pubblica l’album “Lotus” primo album interamente acustico incentrato sulla bellezza e la pace della natura, che comprende novità come “Broken”, rivisitazioni di canzoni proprie come “Labyrinth” e rivisitazioni di grandi brani come “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini e “Hallelujah” di Leonard Cohen. A seguito della pubblicazione dell’album, Elisa intraprende un tour in diversi teatri italiani. Nella primavera del 2004 parte per Los Angeles per iniziare il lavoro di studio con il produttore americano Glen Ballard (Alanis Morissette, Anastacia, No Doubt) che ad ottobre porta alla realizzazione del nuovo album dal titolo PEARL DAYS. L’album presenta sonorità rock più energiche rispetto ai suoi lavori precedenti, caratterizzato dà un sound molto internazionale. Nel 2006 arriva la prima raccolta della carriera di Elisa: si intitola SOUNDTRACK ’96 – ’06, e viene anticipata dal siingolo “Gli ostacoli del cuore”, duetto con Ligabue che è anche l’autore del brano e regista del videoclip.
Nel 2008 esce la raccolta “Dancing”, pubblicata in Nord America e nel Regno unito a seguito del buon successo ottenuto dalla canzone che viene usata nel programma tv americano “So you think you can dance?”, talent show basato sulla danza. I brani compresi nel disco provengono da tutti gli album pubblicati fino ad allora.
Uno dei brani che hanno caratterizzato le classifiche italiane tra il 2009 e il 2010 è “Ti vorrei sollevare” di Elisa e Giuliano Sangiorgi, contenuto all’interno dell’Album “Heart” primo in classifica nel 2009, sesto album di inediti della cantautrice, contenente anche il brano “Anche se non trovi le parole”.
Elisa è davvero un’artista straordinaria, da ricordare sono i brani “A modo tuo” e “L’anima vola” contenute nell’album 2013 prodotto interamente in italiano. Più attuale è il brano “No Hero” del 2016. I suoi successi sono davvero tanti e abbracciano diversi ambiti artistici, ha lavorato anche come attrice, doppiatrice, in teatro e in TV. L’ultimo album è “Diari Aperti” del 2018 secondo disco interamente in italiano pubblicato con la Universal Music Italia, certificato doppio disco di platino per per aver superato le 100 000 copie vendute.
Abbiamo detto tutto o quasi sul percorso musicale di Elisa, non ci resta che andare ad ascoltarla o riascoltarla. Intanto la sua carriera prosegue e siamo sicuri che arriveranno altri impotanti successi.
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