Ribadendo che a volte l’unica via d’uscita è quella di All, la nativa di Montreal Allison Russell affronta coraggiosamente traumi passati sul notevole Outside Child, il suo debutto come artista solista. Un punto fermo uscito della scena musicale delle radici nordamericane, la cantante, compositrice e polistrumentista è venuta fuori nei primi anni 2000 come parte dell’eclettica band canadese Po’ Girl prima di fare coppia con suo marito, JT Nero, nell’acclamato duo folk Birds of Chicago. Ora con sede a Nashville, è anche un membro di Our Native Daughters, un supergruppo guidato da Rhiannon Giddens. Come cantautrice, Russell canta varie forme della sua verità da anni, ma in Outside Child, mette candidamente a nudo il viaggio irto che l’ha trasformata da adolescente abusata sessualmente e fuga adolescente alla forza ferocemente creativa che ha trovato nella musica. Sulla fiammeggiante “Montreal”, canta di dormire nei parchi cittadini, nei banchi della chiesa e nei cimiteri, ognuno un posto più sicuro della propria casa. Il lussureggiante blues di “Fourth Day Prayer”, su cui ricorda in modo devastante il suo abuso, è anche una meditazione sul perdono e l’empatia. In “The Runner”, Russell racconta il momento in cui la musica ha catturato il suo cuore fuori da un locale musicale di Vancouver. Nel corso della sua carriera, ha costeggiato i bordi di varie forme di radici senza dipingersi in un unico angolo. Questa gustosità si manifesta qui in arrangiamenti splendidamente stratificati che si sentono senza tempo e costruiti per durare. “Hy Brasil”, un altro standout, rende omaggio alla nonna scozzese-canadese, il cui gusto per le questioni mitiche e spirituali sembra essere entrato nella coscienza di Russell. La sua melodia folk circolare e i testi delle streghe attingono a una corrente sotterranea inquietante che occasionalmente si rivela in tutto l’album. Come cantante, Russell ha un talento per suonare con diversi timbri per adattarsi alla canzone e l’abbondanza di assoli di clarinetto astuti che offre è un piacere inaspettato. Per quanto difficile e catartico sia l’argomento, è chiaro che è uscita dall’altra parte e non solo prospera come artista, ma ha trovato la pace come donna. Avere una storia così ricca e avvincente da raccontare in un album di debutto è rara e Russell consegna la sua storia con la massima grazia e finezza.
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