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Tanti Auguri (Howard Jones 23 Febbraio )

today23 Febbraio 2024

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John Howard Jones (Southampton, 23 febbraio 1955) è un pianista, tastierista e cantante britannico, icona del synthpop degli anni ottanta. Impara a suonare il pianoforte all’età di 7 anni. Qualche anno dopo si trasferisce con la famiglia in Canada, dove entra a far parte di un gruppo progressive rock chiamato “Warrior”. Torna in Inghilterra per suonare in diversi gruppi e frequentare il Royal Northern College of Music. Una volta terminati gli studi, inizia ad esibirsi nei cosiddetti “one-man-show”, dove era unico musicista sul palco, accompagnato da sintetizzatori e drum machine. Viene presto notato dal giornalista e conduttore radiofonico John Peel che lo aiuta a trovare un contratto con la WEA in Europa e la Elektra negli Stati Uniti.

Esordisce nel 1983 con il singolo New Song che si piazza ai vertici delle hit parade europee, seguito da altri due singoli, What Is Love?, che si piazza al secondo posto delle classifiche britanniche, e Hide and Seek.

Nel 1984 il primo album, Human’s Lib, entra direttamente al primo posto in Inghilterra, conquistando il disco di platino e facendo conoscere Jones al pubblico mondiale. L’album conquista anche il disco d’oro in Germania, Italia, Stati Uniti, Giappone e Australia.

Il secondo album, Dream into Action del 1985, replica il successo del primo, con successi quali Like to Get to Know You WellLook MamaThings Can Only Get Better e No One Is to Blame, che scala le hit parade americane piazzandosi al quarto posto e che a tutt’oggi annovera oltre tre milioni di passaggi su stazioni radio dei soli Stati Uniti. Il disco resta nelle classifiche statunitensi per oltre un anno, facendo di Jones uno dei pochi artisti inglesi ad aver effettivamente raggiunto capillarmente la popolarità negli Stati Uniti.

Nel 1986 è eletto dai lettori della rivista musicale Rolling Stone “Miglior tastierista dell’anno”.

Fra il 1987 ed il 1992, la casa discografica Warner pubblica altri tre dischi: One to OneCross That Line e In the Running, a ciascuno dei quali segue il rispettivo tour mondiale che ha visto Jones esibirsi anche sui palchi del Madison Square Garden di New York e del Forum di Los Angeles.

Howard Jones | Howard jones, Emerson lake & palmer, Jones

Nel 1991 riprende la canzone di Umberto Tozzi Gli altri siamo noi traducendola in Other People Are Us.

Nel 1992 il brano Lift Me Up, tratto dall’album In the Running, entra nella top ten americana, e l’anno successivo, con l’antologia The Best of Howard Jones, Jones raggiunge il traguardo degli otto milioni di dischi venduti. Sulla scia di questo successo, Jones riprende la strada dei suoi caratteristici “one man shows” che lo resero famoso negli anni ottanta, in cui suona sul palco da solo circondato da tastiere, in una tournée mondiale che si concluderà in Giappone.

Nel 1994 fonda la sua etichetta discografica indipendente, la dTox Records, con la quale produce l’album Working in the Backroom, distribuendolo esclusivamente tramite internet.

Nel 1996, forte della sua formazione classica, intraprende una tournée acustica con un pianoforte a coda e le percussioni di Carole Steele, da cui viene prodotto l’album Live Acoustic America.

Nel 1999 esce People, accompagnato dal chitarrista Robin Boult (già con Fish dei Marillion), il bassista Nick Beggs (Kajagoogoo) e il batterista Kevin Wilkinson (China Crisis, The Waterboys, Squeeze), con i quali intraprende un tour mondiale nel biennio 1998-99. Le tappe americane vedranno la compartecipazione di altri due storici gruppi pop degli anni ottanta, i Culture Club di Boy George e gli Human League.

Il 10 maggio 2019, sempre per l’etichetta dTox, pubblica l’album Transform, dove ancora una volta non tradisce la sua vocazione verso quel Synth Pop che lo ha da sempre contraddistinto.

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Scritto da: Roberto

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