Italia Nicola BenedettiDall’inizio della sua carriera, la violinista Nicola Benedetti ha mostrato un forte interesse nel suonare una varietà di opere, dai grandi blockbuster romantici, come i concerti di Pyotr Il’yich Tchaikovsky e Max Bruch, alle composizioni di Ralph Vaughan Williams, Karol Szymanowski, John Tavener e James MacMillan. A giudicare da queste scelte, ci si potrebbe aspettare che si attengano al repertorio ottocentesco e del ventesimo secolo, eppure per Italia, la sua uscita del 2011, ha fatto un sorprendente salto indietro nel tempo all’era barocca di Antonio Vivaldi, Giuseppe Tartini e Francesco Veracini. Accompagnata dalla Scottish Chamber Orchestra, sotto la direzione di Christian Curnyn, Benedetti suona con brillante virtuosismo, assoluta chiarezza e un tono dolce e delicato che rende le sue esibizioni particolarmente personali e attraenti. Il vibrato minimale nell’esecuzione della Benedetti gli conferisce un’autentica lucentezza che è completata dal suono d’epoca dell’ensemble nei concerti, così come dalla scintillante parte continua nelle sonate. Due delle opere vocali di Vivaldi negli arrangiamenti per violino sono incluse, “Vedrò con mio diletto” de Il Giustino e il motivo solista, Nulla in mundo pax sincera, entrambi che Benedetti offre con sincerità e fascino. Aggiungendo all’eccezionalmente elegante suono, lo spazio di performance risonante e alla riproduzione impeccabile di Decca, che cattura le esibizioni con lucentezza completa, quest’album sarà considerato uno dei più attraenti e famoso della Benedetti
Willie NelsonCome cantautore e performer, Willie Nelson ha avuto un ruolo vitale nella musica country post-rock & roll. Anche se non divenne una star fino alla metà degli anni '70, Nelson passò gli anni '60 a scrivere canzoni che divennero successi per star come Ray Price ("Night Life"), Patsy Cline ("Crazy"), Faron Young ("Hello Walls") e Billy Walker ("Funny How Time Slips Away"), oltre a pubblicare una serie di dischi […]