Soft-rock, swing, dadaismo e lo stile del cantautore convergono in “Automobili”, un concept album peculiare sul passato, il presente e il futuro dell’auto. Gli arrangiamenti molto giocosi e dinamici (sketch jazz vecchio stile, sintetizzatori piovosi, intermezzi a tema TV e passaggi orchestrali in piena regola) sono il contrappunto perfetto per i virtuosismi vocali e le piroette estremamente personali e creative del cantante: la voce continua a passare da uno stile all’altro e registrati con un timbro inconfondibile, secco, potente e luminoso. I testi sono sghembi, leggeri e spiritosi, a chilometri di distanza dalla solita superbia del cantautore. Il capolavoro “Il motore del 2000” è memorabile per la sua combinazione antitetica di immagini futuriste sulle meraviglie del nuovo millennio con cupi e fradici incantesimi sintetizzati che gettano un’ombra disillusa sulle visioni. Lucio Dalla è uno dei cantautori più importanti degli anni Settanta italiani. Sebbene di solito sia etichettato come cantautore, i testi dei suoi primi album erano collaborazioni con altri autori. “Automobili” è l’ultimo del gruppo e il terzo scritto con il poeta Roberto Roversi. È anche il primo a presentare il team di musicisti che, sotto il nome di Stadio, seguirá Dalla nelle sue prossime e molto apprezzate opere.